Via Belsito, nel cuore di Posillipo, conserva poco del suo nome, e non solo per lo sversamento di amianto che spicca da giorni sul lato destro della carreggiata. Il...
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I VELENI
Terrazze mozzafiato con vista Vesuvio sulla cima dei palazzi e degrado urbano insopportabile giù in strada e sui marciapiedi. Nelle vie della Posillipo alta c'è ben poco da salvare quanto a manutenzione e arredo pubblico. Un primo sentore dell'abbandono lo si avverte già in piazza Salvatore Di Giacomo: la lapide di pietra con incisi i versi di Era de Maggio annaspa tra le erbacce. Poco più in là, nei giardini, non si contano gli alberi trascurati e transennati. Poi si sale in via Belsito e inizia il panorama della devastazione, fatto di erbacce ingiallite, buche stradali e massi crollati dal muro di tufo che costeggia la strada. Più si avanza, più le cose peggiorano. A destra c'è una scala in stile «Silent Hill» in cui l'immondizia e le piante infestanti sono ovunque e ospitano lucertole, insetti e altre specie. Perfino le transenne che circondano i gradini sono crollate. Se non si usano le scale, per proseguire su via Belsito bisogna passare davanti alla mini discarica di amianto. Tra casse vecchie e sanpietrini saltati in aria, spuntano tre tubi di eternit sbriciolate in diversi punti. Poco oltre, immondizia non raccolta. E di fronte all'amianto svetta un ex marciapiede ora diventato bosco. Nel mezzo della boscaglia c'è un piccolo, misterioso braciere abbandonato, come abbandonata è l'affascinante chiesetta sulla cima di via Belsito. La parte alta della strada è bella e deserta, piena di ville chic e buche stradali, esattamente come la vicina via Giovanni Capurro.
I RESIDENTI
Posillipo, come abbiamo denunciato più volte su queste pagine, soffoca nell'incuria che regna da via Manzoni a via Petrarca, da via Lucrezio al parco Virgiliano, da viale Virgilio a via Pascoli. Ma il degrado di via Belsito merita senza dubbio un posto d'onore nella triste classifica. E chi vive in zona non ne può più. «Quando mio figlio era piccolo racconta Maria Rosaria Di Francia lo portavo a passeggio in piazza Di Giacomo, ed era tutto fiorito e pieno di bambini in festa. Oggi invece ci sono solo erbacce e deserto intorno alla lapide che un tempo era circondata da rose. Quanto agli sversamenti di immondizia, li vedo con i miei occhi: personaggi con i camion, tatuati, che lasciano immondizia e se ne vanno. L'abbandono è totale». «Servirebbero innanzitutto telecamere attive prosegue Caprara Ma, a parte i problemi persistenti di sicurezza e buche stradali, il decoro non esiste più a Posillipo. La sciatteria urbana sta diventando un pericolo per la salute dei bambini e anche per la vita di automobilisti e motociclisti. La situazione sta peggiorando negli ultimi anni, e stride con lo status dei residenti di via Belsito». Le difficoltà non sono un mistero nemmeno per la stessa Asìa: «Da Asìa mi dicono che hanno molte difficoltà a gestire la situazione, anche per le raccolte ordinarie - racconta Francesco De Giovanni, presidente della I Municipalità - Spiegano di avere pochi mezzi e pochi addetti. Ecco perché lo spazzamento a Posillipo è nullo e con la raccolta siamo ai minimi termini, per ammissione della stessa azienda addetta ai rifiuti. Asìa mi suggerisce di segnalare i casi più critici, di cui è un esempio questo dell'amianto in via Belsito, in modo tale da cercare di intervenire in modalità straordinaria».
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Il Mattino