Anacapri, domenica cittadini al voto anche per il referendum anti-slot

Anacapri, domenica cittadini al voto anche per il referendum anti-slot
Anacapri - Se il 31 maggio andranno al voto oltre mille Comuni e sette Regioni, i cittadini di Anacapri saranno chiamati alle urne ma anche per partecipare al referendum...

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Anacapri - Se il 31 maggio andranno al voto oltre mille Comuni e sette Regioni, i cittadini di Anacapri saranno chiamati alle urne ma anche per partecipare al referendum consultivo anti-slot machine. «Sei favorevole a tenere distanti dai luoghi sensibili locali che ospitano le slot machine e le new slot?»: questo il quesito rivolto agli elettori. «Venerdì chiuderò la campagna elettorale con un'iniziativa insieme al professor Fiasco, esperto in materia - spiega il sindaco di Anacapri Francesco Cerrotta - Abbiamo approvato un regolamento sui giochi di azzardo in cui si stabilisce che le slot devono avere una distanza non inferiore a 150 metri dai luoghi sensibili, come scuole, chiese, associazioni, ma anche sportelli bancomat. Ad Anacapri c'è un'allarme sociale, le famiglie si continuano ad impoverire a causa del gioco. Abbiamo avvertito questa situazione e fatto un regolamento. Non possiamo vietare in assoluto le slot, ma almeno possiamo difendere i luoghi sensibili. Il referendum serve a rafforzare la decisione che abbiamo preso». La consultazione non cambierà la decisione già presa dall'amministrazione comunale, ma punta a coinvolgere il più possibile la cittadinanza sul problema.




Anacapri non è comunque un caso isolato. Altri Comuni, come ad esempio Vicenza e Padova, hanno stabilito degli orari di funzionamento delle macchinette da gioco. Ad aprile scorso il sindaco di Padova Achille Variati ha firmato un'ordinanza che stabilisce il funzionamento dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 mentre in tutti gli altri orari le slot dovranno essere spente anche in sale giochi, bar, ristoranti, alberghi, tabaccherie, esercizi commerciali, ricevitorie, sale Bingo, agenzie di scommesse o negozi dediti esclusivamente al gioco. Anche Ravenna si è dotata di un'ordinanza per obbligare la chiusura alle 24 anziché all'una. A Milano, complice la normativa regionale, sono state elevate sanzioni e sono state bloccate aperture di nuove sale giochi perché non rispettavano la distanza di 500 metri dai luoghi sensibili. In prima fila contro la dipendenza da gioco anche Verbania: l'ex sindaco anti-slot Marco Zacchera fu multato dal Tar e chiamato a pagare un risarcimento di circa 1,5 mln di euro per aver fatto spegnere la mattina le macchinette da gioco per evitare che gli studenti saltassero la scuola. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino