Sembravano contratti di assicurazione buoni per la copertura di Ferrari o Chevrolet: contratti stipulati grazie alla strana mediazione di un broker del settore. Per cinque anni, o...
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Chiariamo il concetto: «Annibale Canessa» non esiste, l’associazione Napoli Viva è stato un espediente per confezionare un anonimo molto dettagliato spedito al Comune, che lo ha girato in Procura, che ha deciso di dare vita a un’inchiesta che promette sviluppi. E chiariamo anche che la manina anonima che ha composto un dossier pieno di dati, nomi e conti in rosso ha deciso di spedire anche al Mattino il frutto della propria indagine.
Fatto sta che nei primi giorni di verifiche, non si sono fatti attendere effetti concreti: gli inquirenti hanno infatti mandato uomini della polizia giudiziaria ad acquisire carte, documenti, file, mail e supporti informatici in sede, negli uffici Anm di Fuorigrotta; e l’attuale amministratore unico dell’azienda Ciro Maglione ha avviato una indagine interna, tagliando i ponti con contratti di assicurazione ora più che mai ritenuti sospetti e fornendo particolari preziosi sulla storia delle polizze assicurative che coprono dagli incidenti i mezzi che escono in strada ad accogliere l’utenza partenopea.
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Il Mattino