Anm Napoli e non solo: de Magistris è pronto a duplicare i manager nelle società in rosso

Anm Napoli e non solo: de Magistris è pronto a duplicare i manager nelle società in rosso
Numeri alla mano, il sindaco Luigi de Magistris non ha più la sua maggioranza: incluso il suo voto arriva a 19 consiglieri comunali mentre è 21 il minimo per...

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Numeri alla mano, il sindaco Luigi de Magistris non ha più la sua maggioranza: incluso il suo voto arriva a 19 consiglieri comunali mentre è 21 il minimo per governare l'Assemblea cittadina. Gli addii di Carmine Sgamabati e Laura Bismuto, di Nino Simeone e Gaetano Troncone e i due Sfasteriati Maria Caniglia e Luigi Zimbaldi sono una realtà. A oggi si mantiene in piedi perché a poco meno di una anno e mezzo dalla fine della consiliatura - come sempre accade - spuntano i cosiddetti «responsabili» che di volta in volta mantengono il numero legale. Gente perbenissima, trasversale, ma che non ha intenzione di mollare la poltrona. In più a sostenere l'ex pm ci sono pure 4 dei 5 consiglieri che tramarono all'epoca del rimpasto di giunta per convincerlo ad avere un posto nella squadra di governo. Si tratta di Gabriele Mundo, Ciro Langella e la coppia dei Verdi Stefano Buono e Marco Gaudini. Incidente chiuso per il sindaco De Magistris e anche rapidamente per ovvi motivi. L'ex pm sa bene come stanno le cose e sta cercando di correre ai ripari perché 18 mesi sono comunque lunghi e sperare che cada il Governo per rimescolare le carte è troppo rischioso pure per vivacchiare. E allora il piano B è far proliferare le poltrone, mettendo in campo di nuovo i Cda in tutte le partecipate per accontentare quelli che vestono un arancione sbiadito pronto però a riaccendersi in caso di un posto in un'azienda di Palazzo San Giacomo o in giunta.


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A stretto giro è prevista la rivisitazione di Anm, boccone appetitoso e ghiotto nonostante il pessimo servizio che offre. C'è ancora incertezza sul varo del Cda, vige l'amministratore unico - Nicola Pascale - ma la sensazione che quella strada verrà percorsa è forte. Di sicuro sono in palio due poltronissime. Quella di direttore generale e di direttore del personale. Un sorta di commissariamento per lo stesso Pascale. Il bando è pronto e nel giro di pochi giorni verrà pure pubblicato. Di sicuro si tratterà di due nuovi stipendi per Anm azienda che ha scansato il fallimento per grazia ricevuta dal Tribunale. Gioca ricordare che già qualche mese fa fu fatto un bando interno per la poltrona di direttore del personale al quale nessuno partecipò. Lavorano forte sui trasporti i Riformisti democratici di Mundo - che già ha individuato una sede per la campagna elettorale nella lista di de Magistris attaccata a Palazzo San Giacomo - che hanno avuto una forte voce in capitolo nella ricomposizione dello Ctp in Città metropolitana. Mundo è un politico esperto e navigato e soprattutto portatore di voti, insomma il mare arancione di questo periodo è il suo ambiente naturale. Contestualmente ad Anm anche NapoliServizi potrebbe cambiare volto. Qui l'amministratore unico è stato da poco nominato, si tratta di Salvatore Palma l'ex assessore al bilancio. In scadenza, anzi è già in proroga, c'è invece il direttore generale Ciro Turiello. Il bando è partito e Turiello ha riproposto la sua candidatura. Manager puro, indipendente, è molto ben visto in Azienda e ha tenuto a galla fino ad ora la NapoliServizi nonostante i noti problemi finanziari e di personale. La sua indipendenza politica - tuttavia - disturba qualcuno della maggioranza. La verità è che la sua poltrona potrebbe servire per tenere in piedi i numeri degli arancioni. Ammenocché de Magistris non decida di dotare anche la NapoliServizi di un Cda allargando così gli spazi. A quel punto Turiello non rischierebbe. Tra Anm e NapoliServizi, per dirla tutta, de Magistris deve accontentare Sfasteriati e Riformisti rimasti gli unici a non avere una poltrona in giunta. Mercato aperto anche in Consiglio comunale dove la presidenza della commissione urbanistica è orfana di Eleonora De Majo promossa assessora. Troncone, eletto con de Magistris, poi passato all'opposizione potrebbe essere interessato, quello che trapela il corteggiamento c'è. È pure architetto con studio a Perugia e magari ritornare a casa potrebbe essere una opzione praticabile. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino