Dagli uffici agli autocompattatori. L'Anm avvia le visite mediche di massa per i dipendenti in esubero. Una trentina in totale negli ultimi giorni si sono recati presso le...
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L'Asìa si è resa disponibile ad assorbire il personale in eccesso e ha chiesto sia operatori ecologici, che 20 autisti con patente Cqc per guidare autocompattatori e spazzatrici. Più difficile il passaggio in Napoli Servizi, che ha richiesto solo operatori del Pronto Intervento Stradale, gli operai addetti alla riparazione delle buche. Anche in questo caso, lo scetticismo, più che sulla mansione, rispettabile, riguarda invece la differenza retributiva. Perché senza l'affiancamento di un assegno ad personam e alla continuità lavorativa, c'è il timore di una busta paga più leggere. In Asìa, invece, le retribuzioni sarebbero più o meno le stesse. Anzi, l'autista potrà guadagnare anche di più.
Buone notizie, invece, arrivano dal Tribunale Fallimentare, «che - comunica il presidente della commissione Trasporti, Nino Simeone - ha autorizzato Anm ad anticipare il pagamento dello scivolo per i dipendenti in esubero (fino a 20 mensilità) e ha confermato il pagamento alla ditta Repas, che fornisce i buoni pasto, dei crediti maturati dopo il concordato». L'Anm, quindi, ha avviato le procedure per lo sblocco dei ticket mensa di gennaio.
Intanto, le domande arrivate per gli esodi incentivati sono più di 90. Oltre un centinaio quelle per il passaggio in controllori e ausiliari del traffico, che a dicembre si erano fermate a 22. Circa una decina quelle dei volontari per il passaggio in Asìa. L'avvio delle visite mediche, però, ha suscitato tra i lavoratori il timore dell'apertura di una nuova procedura di licenziamento collettivo. Mentre restano le preoccupazioni sul blocco di straordinari e indennità. I sindacati continuano a denunciare la violazione delle condizioni di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. «Venerdì - attacca Marco Sansone (Usb) - gli ispettori Asl hanno chiuso alcuni locali di ricovero degli operai al deposito di Cavalleggeri. Ma restano altre grosse inefficienze. Mentre manca una organizzazione efficiente del servizio su gomma, che per le feste di Carnevale non ha riprogrammato le corse dei bus scolastici, che ieri hanno viaggiato vuoti». A peggiorare la situazione, ieri mattina, il metrò Linea 1 è rimasto fermo ancora una volta per diversi minuti a causa di un guasto tecnico. La sospensione è durata fino alle 7,45.
Notizie positive arrivano, invece, dal ramo sosta. Nel 2017, Anm ha rilasciato 9mila permessi per la sosta dei residenti sulle strisce blu, incassando 1,1 milioni di euro, a fronte dei 300mila euro del 2016. Un aumento dovuto anche al rincaro dei tagliandi, passati dai 10 euro all'anno del 2016 alla tariffazione basata sulle fasce Isee, con costi fino a 150 euro all'anno. Ieri si è aperta la procedura di rinnovo anche per i pass del 2018 che saranno validi fino a dicembre. La scadenza, sia per i rinnovi del 2017 che per quelli del 2018, è fissata al 30 marzo prossimo. Chi si trova nelle stesse condizioni dell'anno scorso (residenza, auto, Isee) potrà fare la pratica anche online. Gli altri, invece, e coloro che chiedono per la prima volta il rilascio, dovranno recarsi come sempre agli sportelli delle Municipalità, presentando la documentazione cartacea.
Intanto, in Anm è già partita la procedura per l'elaborazione del nuovo piano di ristrutturazione aziendale. La società dei trasporti ha lanciato il bando per reclutare l'advisor finanziario che dovrà redigere il piano. Il costo è di circa 200mila euro. Soldi che serviranno per sostenere le spese del team di esperti al lavoro durante il periodo del concordato. Sono 6 le società invitate alla procedura negoziata: McKinsey, Pricewaterhouse, Ernst&Young, Kpmg, Deloitte e Ria Grant Thornton. La decisione dovrebbe arrivare entro febbraio.
L'advisor dovrà redigere quindi una relazione sullo stato finanziario e patrimoniale dell'Anm, e supportare l'azienda negli atti previsti dal concordato preventivo e nel piano di rientro con i creditori. Predisporre, quindi, anche uno studio sulle aree di inefficienza sia del servizio di trasporto che dell'amministrazione e suggerire un piano di riorganizzazione dell'azienda, per risanarla e renderla in grado finalmente di reggersi sulle sue gambe.
Il piano di risanamento, poi, dovrà essere certificato da un commercialista esterno, che dovrà dare pareri anche sulla congruità delle azioni assunte di volta in volta durante il concordato: acquisti, proroghe e riorganizzazioni.
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Il Mattino