La ministra Anna Maria Bernini a Caivano: «Università e Accademie contro la dispersione»

Via al Festival della Scienza, delle Arti, delle Culture e dello Sport

La ministra Anna Maria Bernini a Caivano
«Caivano è un punto fermo per il governo, che su questo territorio mantiene un'attenzione altissima. Un progetto di riqualificazione urbana e sociale con il...

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«Caivano è un punto fermo per il governo, che su questo territorio mantiene un'attenzione altissima. Un progetto di riqualificazione urbana e sociale con il coinvolgimento di un'intera città, che ha già preso l'avvio e che, visti i primi risultati, ci offre garanzie per essere adottato in tutte le periferia malate del nostro Paese». Un concetto chiarissimo, quello ribadito dal ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, che a Caivano ha inaugurato ieri mattina nei locali della scuola media Milani il «Festival della Scienza, delle Arti, delle Culture e dello Sport». Una iniziativa voluta dal ministro per rafforzare l'azione di orientamento, destinata agli alunni con l'obiettivo di presentare le opportunità di formazione universitaria e contrastare il fenomeno dell'abbandono scolastico. Ad accogliere Anna Maria Bernini la dirigente scolastica Mena Zullo e il nuovo prefetto di Napoli Michele Di Bari, oltre al commissario straordinario di governo Fabio Ciciliano, l'assessore regionale alla Scuola Lucia Fortini, il vice sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Cirillo, i rettori delle Università campane e una delegazione di docenti ed alunni.

Dopo aver visitato le installazioni realizzate in collaborazione tra l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Cern di Ginevra nell'ambito di un progetto che mira a promuovere la cultura scientifica, il ministro Bernini ha illustrato «i punti di forza» del progetto Caivano. «L'attenzione del governo nei confronti di Caivano - ha detto - continua ad essere altissima: il Festival che parte oggi vuole coinvolgere la comunità. Il nostro non è uno spot ma un percorso destinato a durare, tanto a Caivano quanto in tutte le zone in cui si avvertono il disagio, il malessere e la sofferenza. Per questo il Mur ha stanziato, attraverso il decreto Caivano, sei milioni di euro. Uno per azioni di orientamento, tra le quali rientra anche il Festival, e cinque per la riqualificazione di immobili da destinare ad attività accademiche. Il lavoro per l'individuazione degli spazi, in collaborazione con la struttura commissariale di governo, è in corso e porterà presto alla loro individuazione. Abbiamo in programma di radicare qui le nostre Università, Accademie e Conservatori: con la collaborazione dei rettori e dei direttori delle Afam adatteremo la proposta formativa ai territori. I luoghi parlano e noi siamo in ascolto, cercando di ridurre al minimo lo spazio tra la formazione e il lavoro». 

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Il Mattino