Un sito-blog per conoscere gli aspetti più reconditi di una città fatta di luce e ombre: Napoli. Un viaggio nell'esoterismo e nella cultura, nel mito e nella riflessione....
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L'intero sito è imperniato sul concetto dell'«Homo parthenopeus», mitica figura capace di convogliare in sé più saperi, una sorta di "alter-ego" di Tortora - collaboratore di Napoli.com, appassionato di antropologia culturale e di esoterismo - che ha dedicato un tempo infinito alla peregrinazione urbana, non solo nel centro storico ma anche in altri quartieri più periferici per rintracciare scorci particolari, rare prospettive e incantevoli panoramiche.
Il sito è nato con la collaborazione del consulente informatico Marco Manna, titolare del laboratorio Evolution Lab, e di Enrico Aiello, efficiente "computer programmer analyst".
L'obiettivo é quel "sibi indulgere" di nepotiana memoria, perché conoscere Neapolis, sia quella alla luce che la sotterranea, sia quella lungo la costa che la collinare, sia il centro storico con i suoi cardini e decumani che le zone più periferiche, conferisce un senso alle vestigia di una storia plurimillenaria.
Fulcro del sito è una playlist dedicata ad "Antropos - Mix Youtube" le cui slide abbracciano i più svariati argomenti. Ancora più importante è la playlist "Napoli per le scale" le cui slide sono dedicate a pedamentine, salite e discese, gradinate, gradini e gradoni, rampe, scale e scalinate; questo perché dall'azzurro del mare all'azzurro del cielo i napoletani hanno da sempre percorso queste antiche strade radiali disseminate di Chiese, conventi, eremi, arciconfraternite e clausure quasi a voler significare un percorso di perfezionamento spirituale.
«Camminare é fondamentale per conoscere e per sviluppare il pensiero meridiano, così straordinariamente illustrato da Duccio Demetrio in "Filosofia del camminare" - racconta Tortora - e anche se di questi tempi non sono in molti a decidere di camminare, per riappropriarsi del territorio e di spazi che, altrimenti, sono destinati a rimanere vuoti, io penso che questa é la rivoluzione del futuro; in ciò penso di essere un visionario utopista piuttosto che distopico. Muoversi negli spazi che, apparentemente e forse di fatto più faticosi da percorrere, sono anche quelli che riservano più sorprese piacevoli e straordinarie».
Fra i post più recenti, la lapide marmorea dedicata a Cominia Plutogenia sacerdotessa di Cerere, il Pazzariello - uno dei miti che a Napoli ancora sopravvive - ma anche la scala antropologica spirituale simbolicamente rapportata alle scale di Napoli alla luce della poetica di Hermann Hesse, la libertà di stampa oggi in pericolo per i tentativi di censura da cui l'esigenza di un Manifesto del Web Journalism e gli attentati terroristici di Charlie Hebdo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino