Archeologia, recuperato nel Napoletano un ceppo d'ancora imperiale

Archeologia, recuperato nel Napoletano un ceppo d'ancora imperiale
Un ceppo d'ancora in piombo databile tra il I a.C. e il I d.C. è stato recuperato dal Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli in collaborazione con la Soprintendenza...

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Un ceppo d'ancora in piombo databile tra il I a.C. e il I d.C. è stato recuperato dal Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli in collaborazione con la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio nelle acque antistanti il litorale di Portici. Il reperto, lungo circa 70 centimetri e del peso di circa 20 chilogrammi, era stato segnalato la scorsa estate all'ufficio locale marittimo di Portici dal Nucleo Sommozzatori delle guardie ambientali che lo aveva individuato nell'ambito di una immersione di servizio.


Il manufatto, adagiato su un fondale sabbioso a circa 20 metri di profondità, è parte di un'ancora pertinente - secondo la Soprintendenza - ad una barca di medie dimensioni operante lungo un tratto di costa intensamente percorso in età antica. Alle operazioni hanno partecipato una motovedetta del Locamare di Portici, diretto dal comandante Raffaele Falco e il Nucleo Sommozzatori delle guardie ambientali coordinato da Ciro dell'Anno.
 
L'operazione possibile grazie alla collaborazione tra enti diversi rientra in una comune strategia tesa ad assicurare l'azione di salvaguardia del patrimonio culturale sommerso. Il reperto è stato temporaneamente affidato all'ufficio Risorsa Mare del Comune di Portici che ne patrocinerà il restauro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino