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Un totale di 28 imbarcazioni controllate, 63 persone identificate e 12 sanzioni elevate: è il risultato dell'attività di controllo svolta dai militari della compagnia dei carabinieri di Sorrento nelle acque dell'Area marina protetta di Punta Campanella. «Sono troppe le barche che circolano nel nostro specchio di mare, molte a velocità non consentite e a poca distanza dalla costa - afferma Alberico Simioli, direttore dell'Area marina protetta - ritengo perciò importantissimo il lavoro che stanno svolgendo le forze dell'ordine». I carabinieri guidati dal maggiore Ivan Iannucci venerdì hanno cominciato la loro attività in mare alle 9, con il battello della compagnia di Sorrento che raggiunge gli 80 chilometri orari e la motovedetta in dotazione a Ischia. Tra lo scoglio del Vervece fino a Li Galli, dal versante sorrentino a quello amalfitano, il mare è stato passato al setaccio; controlli anche dall'alto grazie all'elicottero del nucleo elicotteristi di Pontecagnano. E non sono mancati gli inseguimenti. Due persone a bordo di un motoscafo giallo fiammante, nel notare il gran movimento dei carabinieri nella baia si sono allontanati velocemente, non avendo i documenti in regola. Dietro di loro, a tutta velocità verso Capri, il battello pneumatico dei carabinieri della compagnia di Sorrento a cui è stato difficile sfuggire. I due si sono dovuti arrendere e per loro è scattata una multa salatissima.
Questo e molto altro è emerso durante il servizio organizzato attorno a punta Campanella dai carabinieri sorrentini con l'obiettivo di tutelare l'area marina protetta che fa da spartiacque tra le province di Napoli e Salerno ed evitare comportamenti che potrebbero minacciare il suo ricco ecosistema.
Il Mattino