Napoli. Aria irrespirabile in reparto, 15 sanitari in pronto soccorso

Si sono ammalati da quando lavorano nel reparto di cardiologia riabilitativa, al terzo piano del padiglione F dell'azienda ospedaliera Cardarelli. Sono 15 i sanitari che...

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Si sono ammalati da quando lavorano nel reparto di cardiologia riabilitativa, al terzo piano del padiglione F dell'azienda ospedaliera Cardarelli. Sono 15 i sanitari che nell'ultima settimana si sono recati al pronto soccorso della cittadella sanitaria in via Pansini, manifestando sintomi di congiuntiviti, cefalee, irritazioni alla gola, nausea e vertigini. Tutti i lavoratori di quel reparto, operativo dal primo di marzo, lamentano un odore sgradevole che, secondo quanto hanno dichiarato ai medici, sarebbe causato dall'inalazione di sostanze di cui è intrisa l'aria di quel piano.


Per la maggior parte dei sanitari non basteranno il collirio a base di cortisonici o l'areosol prescritti dai medici del pronto soccorso che hanno anche indicato indagini radiografiche per alcuni di loro ma il vero problema è l'aria. «L'odore sgradevole crea disagi olfattivi che obbligano a tenere aperte le finestre per accelerare il ricambio d'aria - si legge nella nota inviata dal primario del reparto alla direzione e all'ufficio prevenzione e protezione del Cardarelli - tale situazione determina un notevole disagio a degenti e personale per cui si invita a una definitiva e rapida risoluzione della problematica». In realtà la direzione dell'ospedale ha eseguito indagini sulla natura dell'aria in quel reparto da maggio 2016, quando c'era il reparto di osservazione breve 2 al posto di cardiologia.

«Abbiamo effettuato campionamenti dell'aria e tamponi sui materiali del reparto facendoli analizzare dall'Unità di Medicina Sperimentale Clinica dell'Università di Firenze che ha ne negato la tossicità - rassicura Franco Paradiso, direttore sanitario del Cardarelli - anche a dicembre abbiamo ripetuto gli esami scongiurando pericoli per la salute di pazienti e lavoratori».
 

Per risolvere il disturbo olfattivo, la direzione ospedaliera ha predisposto per questa settimana la parziale rimozione dei rivestimenti di pareti e pavimenti per indagare sui collanti. «Chiediamo come misura preventiva di spostare il reparto di cardiologia su un altro piano durante questa fase di approfondimento delle indagini - spiega Antonio Di Nardo del coordinamento aziendale Cobas Sanità - riconosciamo che c'è stata grande attenzione da parte del primario ma è bene avere la massima precauzione per tutelare la salute di tutti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino