Diventa una guerra legale il caso della rimozione di Barbara Preziosi,...
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La replica
Armando Cesaro fa sapere di aver dato mandato ai suoi legali di agire nei confronti di Calenda «per le gravi dichiarazioni altamente diffamatorie». Poi l'affondo finale: «Comprendo il nervosismo di Calenda, ma aggiungerei che sono proprio le reazioni scomposte a cui si abbandona a spiegare il crollo dei consensi. Lo sfido a rinunciare all'immunità parlamentare». Molti esponenti di Iv hanno dato solidarietà a Cesaro. Venerdì, però, erano arrivate le dimissioni di Domenico Brescia da presidente di Iv a Napoli. «Non ho condiviso le modalità della revoca», spiega il consigliere comunale eletto con Fi e poi passato con i renziani. Brescia si dice rammaricato per non essere stato consultato e ha scelto di dimettersi per «segnalare con chiarezza il suo dissenso». Invece, per Marianna Mascolo, presidente provinciale, e Catello Vitiello, presidente regionale di Iv «dopo aver deciso di lasciare il partito che l'aveva proposta, per Preziosi doveva essere una logica conseguenza lasciare anche l'incarico che ricopriva. Il metodo non è stato violento ma solo adeguato a ripristinare il corretto equilibrio delle scelte politiche». Parola a Gabriele Mundo, ex coordinatore provinciale di Iv: «L'atteggiamento violento è di chi, designata da un gruppo politico a ricoprire un ruolo, abbandona il gruppo e pretende di rimanere attaccata alla poltrona».Il Mattino