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Gli arresti, avvenuti anche all'estero, sono stati eseguiti dallo Scico della Guardia di Finanza in contemporanea a perquisizioni in numerosi stati (Antille Olandesi, Regno Unito, Canada e Francia) e sequestri di numerosi beni e conti correnti per centinaia di milioni di euro. L'inchiesta della magistratura romana riguarda un'associazione per delinquere transnazionale che riciclava in tutto il mondo i proventi del mancato pagamento delle imposte sul gioco on-line e sulle video-lottery. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di un incontro con i giornalisti che si terrà alle 15 presso gli uffici del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma alla procuratore Giuseppe Pignatone e dell'aggiunto Dda Michele Prestipino.
L'organizzazione che aveva costituito una serie di «società cartiere», specializzate nell'emissione di fatture false, aveva base a Roma, al quartiere Parioli, e di essa facevano parte anche alcuni pregiudicati. Alle «società cartiere» - hanno accertato i finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria - si è rivolto nel tempo un numero molto elevato di società sparse in tutt'Italia, dal Piemonte alla Sicilia, tutte interessate a realizzare risparmi fiscali e ad accumulare «fondi neri». Tali società operano prevalentemente nei settori dell'edilizia, della logistica e del facchinaggio; alcune sono cooperative di servizi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino