Arturo Equabile arrestato a Giugliano: la latitanza dorata del narcos fantasma

Arturo Equabile arrestato a Giugliano: la latitanza dorata del narcos fantasma
Da quasi un anno sembrava scomparso nel nulla, riuscendo a sfuggire ai carabinieri che lo cercavano. Sulla sua testa pendeva una condanna per associazione a delinquere finalizzata...

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Da quasi un anno sembrava scomparso nel nulla, riuscendo a sfuggire ai carabinieri che lo cercavano. Sulla sua testa pendeva una condanna per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, e da quel momento Arturo Equabile - pregiudicato 32enne del Rione Traiano coinvolto anche nelle indagini sulla morte del 16enne Davide Bifolco, ucciso da un colpo di pistola esploso da un carabiniere durante un inseguimento - era diventato uccel di bosco. Introvabile. Con un blitz i militari dell'Arma lo hanno catturato ieri mattina all'alba: si nascondeva a Giugliano.

Dalla sua casa del Rione Traiano Equabile era fuggito trovando riparo in un appartamento del Village di Varcaturo - nel Comune di Giugliano - un complesso residenziale composto da appartamentini mono e bilocali, un'area dotata di parecchi confort con annesso centro sportivo, piscina e campetti di calcio.

Era irreperibile da quando, nel novembre del 2021, era evaso dalla misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto, anche se i carabinieri della compagnia di Pozzuoli non avevano mai smesso di cercarlo. Il blitz è andato finalmente a segno poco prima delle sei di ieri mattina: Equabile, profondamente cambiato rispetto alle foto risalenti al periodo in cui si consumò la tragedia di Bifolco, è finito in manette senza opporre resistenza. In manette è finita anche la sua compagna.

Da quasi un anno gli investigatori dell'Arma lo cercavano seguendo il più classico metodo di ricerca dei latitanti: seguendo gli spostamenti dei familiari, pedinando la fidanzata e monitorando i social e i cellulari della cerchia di persone che abitualmente l'uomo frequentava.

La svolta è arrivata nella tarda serata di domenica. Quando i carabinieri hanno avuto conferma del covo nel quale si nascondeva, hanno fatto scattare l'operazione, culminata alle prime luci dell'alba nell'irruzione all'interno dell'appartamentino occupato e preso in fitto con falsa identità: Equabile era in possesso di una carta d'identità contraffatta. Arrestata anche la sua compagna, una 32enne incensurata di Pozzuoli, che adesso dovrà rispondere del reato di procurata inosservanza di pena. L'uomo è stato trasferito nel carcere di Secondigliano dove dovrà scontare 2 anni, 5 mesi e 14 giorni di pena mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. Durante l'operazione i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato nell'auto che il 32enne utilizzava per spostarsi, una pistola scacciacani e due caschi da moto. Ulteriori accertamenti sono in corso per verificare se il ricercato possa avere goduto dell'appoggio di terze persone. 

Equabile venne arrestato nel gennaio del 2017 durante un blitz dei carabinieri scattato nei confronti dei titolari e gestori delle principali piazze di spaccio del Rione Traiano, che ricadevano sotto l'influenza del clan Puccinelli. Novantasei le ordinanza di custodia cautelare emesse in quell'occasione dalla Direzione distrettuale antimafia.


Ma il suo nome era già emerso tre anni prima di quell'arresto: e precisamente per i tragici fatti che avvennero nella notte tra il 4 e il 5 settembre del 2014, quando Equabile - stando alle indagini dei carabinieri - per sfuggire ad un fermo sfrecciò via a bordo di uno scooter. Seguirono fasi concitate e versioni dei fatti che sono stati poi oggetto di un'inchiesta e di un processo, al termine del quale il militare che uccise il 16enne Davide Bifolco venne anche condannato a quattro anni e quattro mesi in primo grado. Nel processo di appello all'imputato venne ridotta la pena a due anni, con sospensione condizionale della pena. Un verdetto che provocò durissime reazioni da parte dei familiari della vittima.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino