Asse mediano, l'inferno dopo i furti di new jersey

Automobilisti nella trappola caos: "Il doppio del tempo per andare al lavoro"

Traffio sull'asse mediano
Automobilisti alle prese - ormai da oltre un mese - con l'inferno dell'asse mediano. A ridosso della perimetrale di Melito, chiusa dopo il furto dei guard rail avvenuto il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Automobilisti alle prese - ormai da oltre un mese - con l'inferno dell'asse mediano. A ridosso della perimetrale di Melito, chiusa dopo il furto dei guard rail avvenuto il 6 aprile scorso, il caos inizia intorno alle 7 del mattino e si protrae fino al tardo pomeriggio o sera. Migliaia di pendolari, che dai comuni limitrofi (Mugnano, Villaricca, Marano, Giugliano, Calvizzano e Qualiano) tentano di raggiungere il capoluogo o di rientrare nei loro territori di residenza, impiegano ore e ore per bypassare le code. Città Metropolitana ha chiarito a più riprese che l'installazione di new jersey nuovi, sono di competenza del Comune di Napoli. Gli uffici di Palazzo San Giacomo li hanno ordinati ma fino a oggi - nonostante gli annunci - nulla è cambiato.



La vicenda si è così trasformata in un caso politico. «Questa situazione è insostenibile - tuonano in una nota i consiglieri forzisti Salvatore Guangi e Iris Savastano - Siamo tornati indietro di cinquant'anni e forse più, in pratica all'epoca delle carrette e dei cavalli. L'amministrazione comunale di Napoli parla di infrastrutture avveniristiche e futuristiche e dimentica l'essenziale. È incredibile - aggiungono - la situazione in cui i cittadini dell'area a nord di Napoli e della provincia connessa si trovano a vivere. Automobilisti che impiegano ore e ore per percorrere pochi chilometri. Bisogna intervenire subito».

Prima dei consiglieri di Forza Italia era stato il deputato Francesco Emilio Borrelli a sollecitare l'intervento immediato delle istituzioni. Uno spiraglio si era aperto una decina di giorni fa, quando il sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro, aveva annunciato che la problematica era ormai sul punto di essere risolta: «I problemi della viabilità registrati nelle ultime settimane dovrebbero finire nell'arco di qualche giorno - aveva sottolineato il primo cittadino che si è confrontato con gli uffici dell'ente partenopeo - Sul tratto dell'asse perimetrale la competenza è dell'ufficio Grandi assi viari del Comune di Napoli Per consentire la messa in sicurezza dell'area interessata dal furto di guardrail si interverrà con l'installazione di new jersey, nelle more della realizzazione dei nuovi guard rail».

I tempi per il ritorno alla normalità, in realtà, si sono allungati. «I tempi dei lavori prevedono al momento di riaprire la prima corsia da Melito alla zona ospedaliera entro il 20 maggio - sottolinea Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità e opere pubbliche - Bisogna attendere che vengano consegnati due chilometri di new jersey in cemento che il Comune ha dovuto acquistare da un solo fornitore ma da più sedi, perché si tratta di un grosso quantitativo. Poi, nell'arco di una settimana, si potrebbe riaprire anche l'altra corsia».

Da una relazione della polizia municipale di Scampia, intanto, si evince che «relativamente alla perimetrale Melito-Scampia, sia nel sopralluogo autonomo del giorno 3 maggio che di quello condotto dalla Municipalità il giorno successivo, risulta che i lavori in corso di ripristino vedono ancora l'attesa della acquisizione dei new jersey. E permane il ripetersi di accessi impropri attraverso i varchi in entrata, sebbene chiusi provvisoriamente con reti».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino