«Le critiche arrivano da quelle forze politiche che la scorsa settimana non hanno votato per l'istituzione della commissione contro l'odio proposta da Liliana Segre...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Napoli, Salvini contro la nomina della de Majo: «L'antisemitismo sta a sinistra»
De Majo ha riferito alla stampa che nella giornata di ieri ha ricevuto sui social «commenti pubblici e messaggi privati con minacce violente e anche pericolose», motivo per cui sta valutando la possibilità di portare tali minacce all'attenzione delle autorità competenti. «Si è scatenata una vera tempesta - ha aggiunto - ormai ho sperimentato queste modalità più volte sulla mia pelle».
LEGGI ANCHE L'accusa della Comunità ebraica: «Sconcerto per la nomina dell'assessore de Majo»
La De Majo ha affermato: «Non sono contro gli ebrei. Basta aprire una pagina di Wikipedia per scoprire che l'antisemitismo non ha nulla a che vedere con l'antisionismo». «Negli anni - ha aggiunto - ho espresso critiche allo Stato di Israele e al Governo Netanyahu ma questo non significa essere contro gli ebrei. È una polemica strumentale nei confronti di una persona che ha contribuito alla costruzione ed è stata presente in tutte le piazze antifasciste degli ultimi 15 anni. L'antifascismo è di per sé memoria di quello che è stato negli anni '40, della Shoah e soprattutto lavoro perché ciò non accada mai più».
Sull'argomento è intervenuto anche il sindaco Luigi de Magistris: «La polemica deve rientrare perchè l'amministrazione comunale di Napoli non ha alcun sentimento antisemita né è contro la cultura ebraica o il popolo ebreo. Anzi vorrei sottolineare che le nostre posizioni dure nei confronti dei Governi israeliani, che tali continueranno fino a quando non cambieranno le cose, non hanno nulla a che vedere con il popolo. Se un Governo continua a non riconoscere la Palestina come uno Stato e ad occupare in modo assolutamente errato la terra di altri, dalla parte del torto non c'è Eleonora De Majo ma il Governo israeliano».
De Magistris ha rivendicato l'impegno nei fatti della sua amministrazione in memoria dell'Olocausto «rispetto ad altre amministrazioni che godevano anche del plauso della Comunità ebraica cittadina e che non hanno fatto niente». Il sindaco ha citato l'esempio della cancellazione di piazza Gaetano Azzariti, magistrato e presidente del Tribunale della razza, intitolata a Luciana Pacifici, bimba di pochi mesi deportata nei campi di concentramento. «A noi interessano i fatti non le parole - ha aggiunto - e saremo sempre in difesa del popolo palestinese fino a quando non ci saranno due popoli e due Stati. Questo non significa essere contro qualcuno, ma per. Pertanto - ha concluso - sono polemiche che respingiamo perché Napoli è città della pace in cui si vuole far stare insieme tanto la comunità israeliana quanto quella palestinese».
Sull'argomento controreplica la Comunità ebraica di Napoli. «La Comunità Ebraica di Napoli - si legge in una nota inviata agli organi di stampa - in riferimento a quanto affermato dalla consigliera comunale Eleonora de Majo, neo assessore alla Cultura, al Turismo e ai Rapporti internazionali, evidenzia che l'antisemitismo, secondo la definizione dell'IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), internazionalmente accettata e adottata, 'è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio nei loro confronti.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino