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«L’Associazione Idrotecnica Italiana dovrà essere sempre più un autorevole punto di riferimento per i principali settori e protagonisti dell’ambito idrico ed ambientale. Si punterà sull’aggiornamento continuo, sulla realizzazione e la diffusione di pubblicazioni, studi e ricerche, su incontri di informazione e confronto, sul coinvolgimento delle istituzioni e degli stakeholder, su reti per promuovere i temi strategici della transizione ecologica: la neutralità climatica e la transizione energetica, l’economia circolare e rigenerativa, il capitale naturale». Lo ha detto Giovanni Perillo, neo eletto presidente della sezione campana dell’Associazione Idrotecnica Italiana, che, fondata nel 1923, da ormai cento anni promuove lo sviluppo e la diffusione della cultura dell’acqua, dalla gestione delle risorse idriche alla salvaguardia dei corpi idrici ed alla difesa dell’ambiente.
Perillo, laureato in ingegneria civile all’Università degli Studi di Napoli Federico II, già docente all’Università Parthenope di Napoli, insegna attualmente alla Cranfield University di Bedford, in Inghilterra.
L’Associazione Idrotecnica Italiana nei suoi anni di storia ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento per gli interventi riguardanti il patrimonio idrico italiano ed è tuttora sede qualificata di incontro tra le comunità scientifica e professionale, con il fine di divulgare problemi relativi alle acque, sensibilizzando l’opinione pubblica e la classe politica. Strutturata in 12 sezioni territoriali, promuove iniziative culturali e di ricerca nel campo dell’idraulica e delle varie discipline attinenti all’acqua e pubblica la rivista cartacea L’Acqua, con una periodica newsletter web sugli stretti temi di attualità e sulle tendenze in campo tecnico e scientifico.
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