Anche il mondo della cultura, dello spettacolo e dell'arte si schierano al fianco di Arturo, Ciro e Gaetano e dei 5.000 studenti che il 17 gennaio hanno affollato il coreo...
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«Crediamo, come loro - continua il manifesto - che la violenza minorile non sia un’emergenza, ma sia ormai un elemento strutturale di una società che continua ad individuare nella repressione l’unico strumento di contrasto del fenomeno, senza interrogarsi sulle cause. La disoccupazione e la disparità sociale, la lenta distruzione della scuola, la marginalizzazione e l’abbandono dei territori, l’emarginazione sociale, sono solo alcune delle emergenze su cui lo Stato deve intervenire se si vogliono arginare e combattere le violenze. Al contempo occorrono investimenti sui territori, combattere fenomeni come la dispersione scolastica, destinare fondi per quegli spazi sociali dove si lavora per favorire l’aggregazione giovanile, distruggere per sempre l’assioma che 'con la cultura non si mangia', perché quello che riscontriamo tutti i giorni in questo Paese è l’esatto opposto: che senza la cultura si muore».
«Al fine di elaborare proposte, individuare percorsi comuni, confrontarci, condividere esperienze e fare rete - con clude l'appello - accogliamo l’invito dei ragazzi e delle ragazze della nostra terra e con questo appello sosteniamo le loro giuste rivendicazioni e le loro mobilitazioni». Tra i firmatari tanti volti noti non solo campani tra cui primeggia Fiorella Mannoia che sulla sua pagina Facebook ha postato la foto del corteo che riprende la fiumana dei ragazzi a Scampia e la citazione dal titolo dell'amico Vasco Rossi «C'è chi dice NO». Tra gli altri firmatari Luca Persico 'O Zulù, Alan Wurzburger, Maurizio Capone, Assia Fiorillo (Mujeres Creando), Carlo De Rosa (Vintinove & Trenta),
Massimiliano Jovine JRM, Ciccio Merolla, Valerio Jovine, Pino Imperatore, Gianni Simioli, Tueff, Pepp’Oh, Luca Joe Petrosino, Carmine D’Aniello 'O Rom, Antonio Esposito, Roxy in the Box (Rosaria Bosso), Rosaria De Cicco, Mario Visone, Alan De Luca, Monica Sarnelli, Francesco di Leva e Aldo Putignano.
L'appello termina con l'invito dei 5.000 a partecipare all'incontro il 19 gennaio alle 15 presso il Liceo Scientifico Cuoco (ai Miracoli) per dare seguito alla marcia dei 5000 e continuare la mobilitazione per sostenere quei ragazzi innocenti che hanno subito violenze negli ultimi giorni. Intanto i ragazzi del collettivo Ferraris di Scampia fanno sapere di essere stati contattati dalla famiglia di Gaetano «la quale ci riportava che il ragazzo dopo aver visto tutta questa solidarietà e sostegno ha cominciato ad essere più sereno e tranquillo - scrivono su Facebook, continuando - A questo è servito principalmente il corteo, a far riacquistare fiducia ad un ragazzo che potrebbe anche essere segnato a vita da fatti del genere. Lo hanno detto stesso i genitori di Gaetano e stesso il nostro compagno quando siamo andati a trovarlo stasera in ospedale, se non ci fosse stata la marcia forse sarebbe stato ancora peggio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino