Bagnoli, la cabina di regia per azzerare il contenzioso

Bagnoli, la cabina di regia per azzerare il contenzioso
Domani alle 14,30 si riunirà la cabina di regia su Bagnoli a Palazzo San Giacomo ed è la prima volta che il Comune è location di una riunione istituzionale...

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Domani alle 14,30 si riunirà la cabina di regia su Bagnoli a Palazzo San Giacomo ed è la prima volta che il Comune è location di una riunione istituzionale sull'area ex Italsider. Il commissario per la bonifica e la ricostruzione dell'ex sito metallurgico è il sindaco Gaetano Manfredi. Vicecommissari il notaio Dino Falconio per gli affari amministrativi - e uno dei punti all'ordine del giorno è «L'Accordo transattivo globale delle res litigiosae - bonifica giudiziaria» portato a casa proprio da Falconio. E il docente ed ex rettore dell'Università del Sannio Filippo De Rossi, ingegnere come il sindaco, per le questione tecniche. E infatti il secondo punto all'ordine del giorno è «Procedure in atto per la rapida attuazione di quanto necessario per la ricostruzione di Città della Scienza nella nuova allocazione» mentre il terzo è «Informativa sullo stato di attuazione della bonifica Eternit e sulle procedure di appalto avviate da Invitalia». La cabina di regia è stata convocata dalla ministra Mara Carfagna e sarà con ogni probabilità l'ultima convocazione sulla materia del governo in carica, quello guidato da Mario Draghi. A cosa serve dunque la convocazione della cabina di regia con un governo a fine corsa? Per chiudere le tre questioni all'ordine del giorno, soprattutto la prima, quella del contenzioso che con un altro Governo potrebbe essere oggetto di rivisitazioni, e visto quanto è stato laborioso trovare un accordo complessivo è un rischio che nessuno vuole correre di qui l'accelerazione. Il contenzioso vale la bellezza di un miliardo e negli ultimi 20 anni ha rallentato e non poco la corsa verso il futuro dell'ex quartiere della fabbrica del ferro. La chiusura della bonifica giudiziaria riguarda tutti gli attori pubblici che lavorano su Bagnoli, ciascuno ora è libero dai debiti e dai crediti, e tanto per avere una idea di cosa si sta parlando il Comune risparmia circa 80 milioni che doveva dare all'allora Iri - oggi Fintecna - proprietaria dei suoli. Domani ci sarà la presa d'atto dell'accordo - siglato il 14 luglio - un passaggio importantissimo per procedere con i lavori di trasformazione urbana a Bagnoli. 

Tutto inizia dal fallimento della Bagnolifutura, lo strumento con il quale Palazzo San Giacomo avrebbe dovuto pagare Fintecna. Bagnolifutura ha citato Fintenca per 300 milioni ritenendo la società di Stato responsabile del suo fallimento per la mancata disponibilità dei suoli. Fintecna ha chiesto alla fallimentare 120 milioni per il mancato pagamento di Bagnolifutura. Contenziosi aperti c'erano con l'Autorità portuale e con la stessa Invitalia che è il soggetto attuatore della rigenerazione urbana di Bagnoli. Tutti soldi figurativi, frutto però di richieste vere che hanno paralizzato il risanamento dell'area ex Italsider perché nessuno ci ha voluto investire più nemmeno un euro. Con il paradosso che l'unico valore reale in campo era ed è quello dei suoli sottoposti ancora a bonifica. Restano parzialmente appesi i creditori della Bagnolifutura. La richiesta alla Fallimentare è stata di 200 milioni, ammessi al pagamento 110 ma di questi ne verranno pagati i due terzi poco meno di 60 milioni e tutti a carico dello Stato, atteso che Bagnoli è un Sin acronimo che sta per Sito di interesse nazionale. E a inquinare è stata l'industria di Stato. Questo il ragionamento di fondo che ha tenuto in piedi e fatto concretizzare l'accordo. 

Secondo caposaldo è la nuova collocazione di Città della Scienza per far partire la ricostruzione del sito dato alle fiamme da ignoti ormai 9 anni fa. Tutto è al palo da quel marzo del 2013. La nuova sede non sarà più sulla linea di costa, che secondo il piano di rigenerazione urbana deve essere lasciata libera perché li deve insisterci solamente la spiaggia. Ma appena più dietro, vale a dire nel parcheggio adiacente all'ingresso dio Città della Scienza. Una soluzione che a oggi ha trovato d'accordo tutti gli attori istituzionali - Stato, Governo, Comune e Regione - che hanno dato il via libera. Domani è attesa la formalizzazione in cabina di regia. A proporre questo sito - che non necessita di alcuna bonifica - Riccardo Villari presidente dello Science centre. Tra gli invitati alla Cabina di regia assieme ai ministri Giorgetti e Giovannini oltre naturalmente la Carfagna che è la titolare su Bagnoli. I fondi per la ricostruzione a disposizione sono 65 milioni ma se non si cantierizzano o si presenta un progetto concreto entro l'anno rischiano di essere persi. 

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Il Mattino