Torre del Greco: bambina di nove anni abusata da un quattordicenne. I genitori, separati, hanno una relazione

Il padre di lei e la madre di lui non si erano mai accorti di nulla

Vittima e autore gli abusi appartengono a due famiglie "bene"
Ad appena nove anni sarebbe stata costretta a subire atti sessuali da un ragazzino di quattordici anni. E il primo episodio sarebbe avvenuto quando lui era ancora 13enne. ...

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Ad appena nove anni sarebbe stata costretta a subire atti sessuali da un ragazzino di quattordici anni. E il primo episodio sarebbe avvenuto quando lui era ancora 13enne.

È finito a processo un 14enne di Torre del Greco, accusato di violenza sessuale su una bambina. Una storia insolita e dai contorni ancora tutti da chiarire, per la quale ieri il gup del tribunale per i Minorenni di Napoli ha disposto il rinvio a giudizio del ragazzino, con prima udienza fissata a inizio gennaio.

I due protagonisti appartengono a due famiglie «bene» di Torre del Greco, ma che arrivano da separazioni complicate. Messe da parte le precedenti turbolente storie d’amore, il papà della bimba e la mamma del 14enne avevano iniziato una relazione. Una frequentazione ormai sempre più assidua, che aveva spinto la coppia ad organizzare le vacanze assieme, portando anche i due figli avuti nelle precedenti relazioni coniugali. In questo contesto, ha raccontato agli assistenti sociali la bambina, sarebbero maturati almeno tre episodi di violenza sessuale ai suoi danni, avvenuti tutti di notte, dunque senza che nessuno si accorgesse di quanto stesse accadendo nella stanza accanto.


Un primo episodio sarebbe avvenuto addirittura mesi prima, quando il ragazzino era ancora 13enne (dunque non imputabile) e la bimba aveva otto anni. Nel corso delle delicate indagini, che si poggiano soprattutto sulla testimonianza resa dalla presunta vittima al pubblico ministero in presenza di specialisti, sarebbero emersi ulteriori due episodi. Uno avvenuto in estate, in una casa in Sicilia dove alloggiavano i quattro per una vacanza al mare. Il secondo a Torre del Greco, a casa della mamma del 14enne. Solo dopo settimane, la bambina ha trovato il coraggio di raccontare l’accaduto al papà, che ha deciso di sporgere denuncia e di troncare la relazione con la mamma del ragazzino.

Il 14enne avrebbe sempre approfittato della notte per avvicinarsi al letto della bimba e compiere atti sessuali, obbligando la bambina a subire quelle violenze. Il tutto sempre senza che né la mamma di lui né il papà di lei si accorgessero di ciò che stava accadendo. Un racconto terribile, che il ragazzino – assistito dall’avvocato Antonio Borrelli – ha sempre negato, respingendo le pesantissime accuse mosse nei suoi confronti.

Ieri mattina, però, su richiesta della Procura per i Minorenni di Napoli si è celebrata l’udienza preliminare che ha portato al rinvio a giudizio del ragazzino di Torre del Greco, che ora affronterà il processo per difendersi dall’accusa di violenza sessuale aggravata. La vicenda, però, è ancora tutta da decifrare, poiché si tratta praticamente di bambini, entrambi appartenenti a famiglie per bene di Torre del Greco, ma che arrivano da situazioni complicate e separazioni.

Da una lato ci sono i tre episodi raccontati con dovizia di particolari dalla bambina, dall’altro – come sostiene la difesa – non sarebbe stato preso in considerazione l’intero contesto in cui potrebbe essere maturato tutto ciò, tra discussioni e litigi che poco appartengono alla sfera dei minori. Un contesto che sarà approfondito nel corso del processo, durante il quale i giudici ascolteranno le due versioni fornite dai giovanissimi protagonisti.
 

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Il Mattino