Bancarotta da 800mila euro, napoletano e toscano sotto accusa

Bancarotta da 800mila euro, napoletano e toscano sotto accusa
Avrebbero distratto beni per 800 mila euro da una società di prodotti idrotermosanitari, portandola al fallimento. Questa l'accusa per la quale un imprenditore...

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Avrebbero distratto beni per 800 mila euro da una società di prodotti idrotermosanitari, portandola al fallimento. Questa l'accusa per la quale un imprenditore fiorentino di 48 anni, e il prestanome a cui era intestata l'azienda, un 75enne di Napoli, sono stati arrestati dalla guardia di finanza, in esecuzione di una misura di custodia cautelare ai domiciliari disposta dal gip di Firenze Paola Belsito su richiesta del pm Gianni Tei. Il reato contestato è quello di bancarotta fraudolenta in concorso.


Le indagini condotte dai finanzieri fiorentini hanno accertato che l'imprenditore aveva ceduto la società, gravata da un forte passivo, al 75enne, già rappresentante legale di molte società in via di fallimento. Gli approfondimenti investigativi hanno fatto emergere che il nuovo titolare era di fatto un mero prestanome, che riceveva dal 48enne un assegno di circa 2 mila euro al mese. La sede della società è stata trasferita dalla Toscana alla Campania, poi in Inghilterra. «Con tale manovra - spiegano le fiamme gialle in una nota - l'imprenditore fiorentino si è appropriato dei beni societari ancora esistenti e si è sottratto al pagamento dei debiti nei confronti dei creditori e dell'Erario».
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Il Mattino