Bancomat impazzito ad Acerra, donna cerca i proprietari e restituisce i soldi

Bancomat impazzito ad Acerra, donna cerca i proprietari e restituisce i soldi
Trova una grande cifra al bancomat, cerca con tenacia e alla fine riesce a trovare i proprietari. La protagonista di questo bellissimo gesto si chiama Maria. Nel momento di...

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Trova una grande cifra al bancomat, cerca con tenacia e alla fine riesce a trovare i proprietari. La protagonista di questo bellissimo gesto si chiama Maria. Nel momento di inserire la tessera per il prelievo, la macchinetta si aziona da sola e rilascia un bel gruzzoletto di banconote. Praticamente, un po’ tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato che dal bancomat arrivino soldi, così come per magia. Ma non è mai una magia.

Dietro quella cifra trovata per caso, probabilmente ci poteva essere qualcuno che l’aveva persa, e che sicuramente era disperato. Cosa era accaduto? Forse per una anomalia della rete, o comunque un cattivo funzionamento delle linee, i soldi sono stati rilasciati dalla macchinetta quando ormai chi aveva fatto l’operazione era già andato via. Insieme ai soldi è stata stampata anche la ricevuta. Il prelievo è avvenuto nel weekend, e per tutto il tempo, aspettando il lunedì per poter risalire insieme al direttore dell’ufficio postale dove si trova il postamat su cui è stata effettuata l’operazione, ai legittimi proprietari, Maria ha condiviso sui social un appello per rintracciarli, ovviamente tenendo segreti ogni dato, per scongiurare che qualcuno potesse fingere di essere lui ad aver perso la scarpetta di Cenerentola.

Chissà quante persone avrebbero avuto lo stesso  impegno per cercarli e soprattutto per tentare di rassicurarli, che quella cifra non era andata persa. Maria invece, contattata telefonicamente, ha spiegato che non è riuscita a dormire con il pensiero che in quel momento c’erano persone che potevano essere disperate, che quella cifra poteva rappresentare tanto per loro. «Dietro quei soldi ci sono persone, e la prima cosa che ho insegnato ai miei figli è il rispetto. Fare del bene significa vivere bene».  

Chi poteva esserci dietro quella cifra? Una persona anziana, un ragazzo distratto, qualcuno che comunque aveva lavorato per guadagnarli e purtroppo li aveva persi. Si attiva un passaparola, e alla fine si riesce a risalire a chi aveva effettuato il prelievo e si danno appuntamento proprio all’ufficio postale. È una giovane coppia, quella cifra serviva per l’affitto, l’operazione era partita ed effettivamente sul conto quei soldi non risultavano più. Quando si sono accorti che erano stati erogati, è stata davvero tanta la paura, anzi ormai quasi una triste certezza che i loro soldi non sarebbero mai più tornati. Invece non è stato così. Un bellissimo regalo per il giorno del proprio onomastico, commentiamo con la protagonista di questo bel gesto: «È proprio vero, perché non c’è regalo più bello che rendere felice qualcuno che ormai aveva perso la speranza». 

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Il Mattino