Beffa parcheggiatori: multe per 19 milioni ma nessuno ha pagato

Beffa parcheggiatori: multe per 19 milioni ma nessuno ha pagato
Il conto fa venire i brividi. Solo negli ultimi tre anni i parcheggiatori abusivi di Napoli hanno ricevuto 26.370 multe, ognuna da 726 euro. Ovviamente nessuna di quelle...

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Il conto fa venire i brividi. Solo negli ultimi tre anni i parcheggiatori abusivi di Napoli hanno ricevuto 26.370 multe, ognuna da 726 euro. Ovviamente nessuna di quelle contravvenzioni è stata pagata perché, ufficialmente, gli abusivi risultano nullatenenti: questo significa che dal 2015 ad oggi l’esercito partenopeo degli abusivi ha accumulato un debito con il Comune di Napoli che supera i diciannove milioni di euro.


Adesso potete anche fare spallucce e pensare che è un problema dell’amministrazione comunale. Ma sappiate, cittadini napoletani, che è un problema anche vostro. Perché quei diciannove milioni di euro avrebbero potuto contribuire all’acquisto di nuovi bus, ad esempio, oppure potevano essere utilizzati per le mense scolastiche o per rimettere a posto le strade perforate di buche o semplicemente per rimettere in sesto il bilancio claudicante della città.

Invece quella valanga di soldi non è uscita dalle tasche degli abusivi e non è finita nel bilancio del Comune, ma contribuirà a renderlo ancora più ingestibile. Perché per un certo periodo quei soldi verranno considerati come una possibile posta attiva del bilancio comunale, poi con il tempo verranno spostati nella casella dei crediti «difficilmente esigibili», e nel frattempo i conti saranno drogati da numeri che alla fine dovranno essere inesorabilmente cancellati.
Ecco, amici lettori, quando spegnete l’auto e sentite «dotto’ una cosa a piacere», sappiate che pescando la moneta dal portasoldi per piazzarla nella mano tesa del taglieggiatore, voi vi impoverite, lui si arricchisce. E con quei soldi non porta nemmeno un po’ di beneficio alla città.
 
D’accordo, molti adesso staranno pensando che un povero cristo non diventerà mai ricco grazie alla moneta che gli lasciamo al parcheggio. Pensiero sbagliato. Giusto per rinfrescare la memoria a chi non ricorda i numeri del «settore», ricordiamo che il mercato del parcheggio abusivo genera mediamente sull’intero territorio cittadino due milioni di introiti al mese, che moltiplicati per dodici mesi fanno 24 milioni di euro: siete ancora convinti che non ci si possa arricchire con il parcheggio?

Ecco perché il mondo degli abusivi è gestito in maniera diretta o indiretta (a seconda delle aree cittadina) dalla camorra, sotto forma di clan che gestiscono i vari territori. Le strade «appartengono» ai clan che consentono l’occupazione solo dietro diretto pagamento o piazzando direttamente persone di fiducia.

E qui scivoliamo sul tema delle figure professionali. In città sono stati censite circa mille persone, uomini e donne, che svolgono il mestiere di parcheggiatore abusivo «fisso»: cioè gestiscono la loro strada ogni giorno. Ai mille stanziali si aggiunge un numero quasi altrettanto consistente di «volanti», quelli che entrano in azione solo nei week end o in occasioni di particolare affollamento. 

Adesso torniamo al conto iniziale, quello che parte dai numeri ufficiali forniti dal comando della polizia municipale. Se esistono duemila abusivi e vengono inflitte ottomila multe all’anno, significa che ognuno dei taglieggiatori da strada prende più multe durante i dodici mesi. Sappiamo per certo che c’è un recordman del settore il quale nel corso della vita ha collezionato ben 270 multe; però abbiamo dati riferiti agli ultimi tre anni e ci atterremo a quelli. Per cui ipotizziamo che in media ogni parcheggiatore ha ricevuto circa tredici multe in tre anni. Se così fosse ognuno degli abusivi avrebbe un personale debito di circa 9.500 euro con il Comune, cioè con noi che siamo costretti anche a piazzargli qualche moneta in mano per evitare di ricevere maleparole (se va bene) o danni alla nostra automobile.


Alla luce di quel che avete letto finora, non pensate anche voi che sarebbe ora di estirpare questa piaga? Magari chiedendo a gran voce che qualcuno intervenga, magari anche evitando di utilizzare gli abusivi come garagisti personali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino