Beni confiscati, la proposta degli universitari di Napoli arriva al Parlamento Ue

Beni confiscati, la proposta degli universitari di Napoli arriva al Parlamento Ue
Gli studenti dell’Università Parthenope, Master di II Livello in Prevenzione dai rischi di infiltrazioni criminali nelle attività economiche, gestione,...

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Gli studenti dell’Università Parthenope, Master di II Livello in Prevenzione dai rischi di infiltrazioni criminali nelle attività economiche, gestione, amministrazione e riutilizzo dei beni confiscati e sequestrati, seguiti dalla prof Carla Pansini, hanno formulato una proposta al Parlamento europeo sui fondi destinati alla valorizzazione dei beni confiscati. È stato l'eurodeputato pd Andrea Cozzolino a depositare al Parlamento un’interrogazione a risposta scritta.


Gli studenti hanno evidenziato la criticità del sistema europeo di gestire i beni confiscati alle associazioni criminali e di trovare le risorse per metterli in sicurezza, questo genera molto spesso uno stato di abbandono o di sottoutilizzo. Ecco quindi la proposta: inserire all’interno delle call dei programmi a gestione diretta, tra cui Life, Erasmus+ o Europa per i cittadini, ambiti riservati alla valorizzazione ed al riuso dei terreni confiscati alle associazioni criminali. «La gestione diretta da parte di questi programmi - spiegano - consentirebbe uno snellimento delle procedure a livello europeo (con un vantaggio anche per la Comunità europea stessa) e la possibilità di utilizzare e valorizzare appieno questi beni».
   
Di tale proposta i ragazzi ne hanno discusso anche sabato scorso con il direttore dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, dott. Bruno Frattasi, e con il Senatore della Commissione Giustizia Mario Michele Giarrusso, in occasione di un incontro promosso dalla fondazione Ymca a Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino