Beni culturali, mannaia su Scabec: ​contratti cancellati a 12 consulenti

Beni culturali, mannaia su Scabec: contratti cancellati a 12 consulenti
Dodici raccomandate spedite per chiudere, prima della scadenza, altrettanti rapporti contrattuali. «Stiamo solo provvedendo ad una razionalizzazione e riorganizzazione delle...

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Dodici raccomandate spedite per chiudere, prima della scadenza, altrettanti rapporti contrattuali. «Stiamo solo provvedendo ad una razionalizzazione e riorganizzazione delle risorse della società. Una prassi ora che si sono insediati i nuovi organismi», dicono i vertici della Scabec, società in house di palazzo Santa Lucia, che si occupa di promuovere il patrimonio culturale campano. Sembra una mera operazione di routine ma così non è perché tutti i contratti in essere sono stati fatti visionare da un giuslavorista per avere un suo parere. E per 12 su 43 il consiglio del legale è stato di interromperli subito, e prima della scadenza, perché bollati come a rischio. Il motivo? Non era stata fatta una selezione a norma di legge e come tale occorreva mettersi al riparo da eventuali contestazioni.



Parliamo di contratti stilati, o rinnovati, dalla precedenza gestione che, sino all'autunno, faceva capo al salernitano Antonio Bottiglieri, dirigente Rai in quiescenza e legatissimo al governatore De Luca (nominato nel 2017 e poi diventato amministratore unico). Poi il cambio della guardia il 22 novembre scorso con l'arrivo al vertice di Assunta Tartaglione, avvocato civilista, ex deputata democrat e poi nominata, sempre da De Luca, consulente per le tematiche inerenti ai rapporti con gli ordini professionali della Regione. Sempre in cima, come consiglieri Aniello Salzano e Rosalia Santoro, con il compito di trasformare la mission di Scabec per farla diventare agenzia regionale per la promozione della cultura. E qui, a fine anno, i nuovi vertici decidono di passare al setaccio tutto l'organigramma della società e tutte le convenzioni stipulate.

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Compreso i 43 contratti a tempo determinato prorogati il 30 settembre scorso e sino al 30 giugno 2022 da Bottiglieri prima della sua uscita. Compito affidato ad un giuslavorista napoletano a cui sono stati passati tutti i faldoni. E qui, su 12 contratti, il legale ha ravvisato un'anomalia di cui si era già parlato nel corso di un cda tenuto il 31 gennaio scorso per approvare il rendiconto del 2021. Poi la decisione di chiuderne 12 anzitempo, senza aspettare la naturale scadenza, per evitare il sorgere di inchieste da parte, magari, dei magistrati contabili. Meglio chiudere, anche con il rischio di aprire contenziosi con i diretti interessati che, quasi sicuramente, passeranno per le vie legali contro la risoluzione dei loro contratti. Rischio calcolato pur di mettersi al riparo.

Nessun problema, invece, alla voce consulenze. Perché quelle del 2021 (per un totale di 935mila euro per incarichi da 1500 a 55mila euro) sono andate verso naturale scadenza mentre i nuovi vertici, sinora, non ne hanno aperta alcuna. In previsione di un nuovo corso che prevede una diversa selezione del personale.

Il vertice attuale della Scabec infatti, come primo atto, ha deciso di avviare prontamente le procedure per l'attuazione del piano Industriale, approvato nel 2021, attraverso l'assunzione di personale a tempo indeterminato a copertura della pianta organica e di tutte le funzioni necessarie in conseguenza dell'espansione del ruolo della società nell'ambito delle attività culturali regionali. Per tale motivo e con l'obiettivo di avviare al più presto le procedure concorsuali.

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Il Mattino