De Magistris:«Per la Corte dei Conti inattendibili i bilanci della precedente giunta»

De Magistris:«Per la Corte dei Conti inattendibili i bilanci della precedente giunta»
NAPOLI - «Inattendibilità dei bilanci 2006-2010», precedenti all'insediamento della Giunta de Magistris, a Napoli. Lo...

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NAPOLI - «Inattendibilità dei bilanci 2006-2010», precedenti all'insediamento della Giunta de Magistris, a Napoli.


Lo afferma la Corte dei Conti-Sezione Riunite che ha pubblicato le motivazioni della sentenza con cui i giudici hanno approvato, lo scorso 9 luglio, il piano di riequilibrio economico e finanziario del Comune, precedentemente respinto dalla Sezione regionale.



Nelle oltre 180 pagine, i giudici rilevano che «costituiscono un primo importante indizio» per approvare il ricorso «l'inattendibilità dei bilanci 2006-2010», precedenti all'insediamento della Giunta de Magistris ed evidenziano che «la pubblicità della presente decisione costituisce di per sè 'notitia damnì che potrà essere valutata eventualmente dalla competente Procura regionale».



A rendere nota la pubblicazione delle motivazioni è lo stesso Luigi de Magistris, sindaco di Napoli sospeso dalle funzioni, la cui Giunta, all'atto dell'insediamento, aveva trovato 1 miliardo e mezzo di debito e 850 milioni di disavanzo. Una situazione economica per cui l'ente ha deciso di aderire al decreto 174 e stilare un piano di rientro. Nelle motivazioni, i giudici evidenziano che «nel solo quinquennio precedente, gli esercizi finanziari sono stati chiusi con consistenti avanzi».



Le cifre riportate parlano di 240 milioni di avanzo nel 2006, 213 milioni nel 2007, 191 milioni nel 2008, 178 milioni al 2009 e 92 milioni al 2010. Numeri maturati nella seconda Giunta di Rosa Iervolino Russo con assessori al Bilancio Enrico Cardillo, Riccardo Realfonzo e Michele Saggese.



«Mi sento - ha detto all'Ansa De Magistris - istituzionalmente ripagato dopo tre anni e mezzo di sofferenze. È un fatto gravissimo e ritengo che sia doveroso da parte della Procura avviare un'inchiesta. Nel 2011 - aggiunge - la Giunta uscente guidata a maggioranza Pd ci consegnava un quadro che non era vero. Ho vinto le elezioni su un quadro economico non vero e - aggiunge - abbiamo dovuto iniziare a governare la città cercando di non far cadere il peso della responsabilità economica, finanziaria, politica e istituzionale sulla pelle dei cittadini».



Secondo l'ex pm, alla luce di quanto espresso dalla Corte dei Conti, «questa Amministrazione merita di arrivare a fine mandato perchè con mille difficoltà ha risanato l'ente agendo con correttezza e trasparenza».
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Il Mattino