Bipiani di Ponticelli, nessuna soluzione per chi vive nell'amianto

Napoli – Ancora nessuna soluzione per i residenti dei bipiani di Ponticelli, complesso residenziale completamente costruito in amianto. Il campo di via Isidoro Fuertes -...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Napoli – Ancora nessuna soluzione per i residenti dei bipiani di Ponticelli, complesso residenziale completamente costruito in amianto. Il campo di via Isidoro Fuertes - composto da dodici blocchi di prefabbricati, ognuno con quattro unità abitative - ospita circa 380 persone. Eretto dopo l’emergenza del terremoto del 1980, doveva essere momentaneo.

 
A tenere ancora lì tante famiglie è la necessità di un tetto sopra la testa e nient’altro. Alcuni si sono ammalati di gravi patologie e sostengono che esiste una correlazione con la loro presenza in questi alloggi fatiscenti attorno ai quali ci sono due scuole, una clinica privata e tante altre abitazioni.
 
Decine e decine di fili elettrici scoperti, gli allacci sono di fortuna e alcuni abusivi. Un sistema fognario vero e proprio non esiste. Ma a preoccupare è soprattutto la lacerazione delle lastre di amianto: qualcuno ha provato a risistemare al meglio ma le condizioni restano precarie. L’umidità non dà tregua, così come le lamelle sprigionate fanno paura.
Durante il primo incontro a Palazzo San Giacomo il comitato dei residenti ha chiesto conto degli impegni assunti dal Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, “per i quali ci sarebbero stati nel bilancio previsionale i fondi necessari per l'abbattimento del campo”.

«Si registra con chiarezza che nel bilancio previsionale non ci sono fondi dedicati a tale scopo e non vi è alcuna soluzione abitativa programmata per accogliere le persone che resterebbero senza casa qualora il campo venga superato. Ci riteniamo largamente delusi e insoddisfatti per l'ennesima fumata nera e frustarti per l'ennesima dichiarazione di "buona volontà" che abbiamo dovuto incassare».

A denunciare la situazione di stallo è Patrizio Gragnano, portavoce degli abitanti, che aggiunge: «Abbiamo scritto ai capogruppo in Consiglio Comunale per chiedere di emendare il bilancio in aula e prevedere risorse per il superamento del campo bipiani di Ponticelli. Torneremo a monitorare l'azione degli enti locali valutando nuove e più incisive forme di lotta a difesa del diritto alla salute e alla casa».

Ma arriva anche una proposta. Gragnano ha individuato una struttura comunale: si tratta di una ex scuola in via Stefano Barbato a Barra – sempre nell’area est di Napoli – che potrebbe essere risistemata per dare uno spazio dignitoso a tante persone. In realtà sul territorio le strutture abbandonate sono tante. Al momento, però, non sono state stanziate risorse per far fronte a una emergenza conosciuta da tutti.


«Hai visto come siamo rovinati?» chiede Claudio, uno dei residenti che vive da dieci anni in questo posto. Lui conosce gli effetti disastrosi dell’amianto: racconta di aver perso sua moglie e ora si ritrova solo a crescere una bambina. La sua speranza è quella di tutti gli altri che sopravvivono in quest’angolo di periferia che crea imbarazzo per tanti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino