La situazione attuale di via del Macello, nella zona di Napoli est e a due passi dall'affollatissima via Nuova Poggioreale è di quelle destinate a destare impressione....
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Uno scenario spettrale quello dell'ex macello. La scorsa settimana una enorme quantità di rifiuti è stata data alle fiamme. Le gigantesche nuvole di fumo e diossina hanno costretto i residenti dell'area orientale della città a barricarsi in casa. Un vero e proprio attentato alla salute pubblica, perpetrato con la consapevolezza dell'impunità garantita dalle arcinote difficoltà del Comune e delle forze dell'ordine - nonostante gli sforzi quotidiani dell'unità di Polizia Ambientale guidata a Enrico Del Gaudio - a presidiare la zona.
Se le montagne di rifiuti di via del Macello hanno raggiunto, e in qualche caso superato, l'altezza di due metri, l'interno della struttura di proprietà comunale non se la passa di certo meglio. L'ex macello è la "casa" di un folto gruppo di clochard che approfittano dell'acqua che sgorga copiosa per lavare i loro poveri vestiti. Grosse quantità di rifiuti e detriti hanno praticamente invaso ogni spazio, rendendo difficile anche solo affacciarsi all'interno.
«Stiamo combattendo da mesi contro questo scempio ambientale - ha denunciato il consigliere della IV Municipalità Carmine Meloro - abbiamo allertato l'assessorato all'Ambiente del Comune di Napoli per cercare di ottenere un intervento, ma ancora non siamo riusciti ad ottenere nulla. I cittadini segnalano ogni giorno gli scarichi abusivi in questa zona, ma purtroppo non si riesce a presidiare il territorio. L'unica soluzione - prosegue - sarebbe quella di installare telecamere di videosorveglianza, ma anche in questo caso, nonostante le reiterate richieste da parte dei residenti del quartiere, non ci sono ancora riscontri. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria bomba ecologica - ha concluso l'esponente del parlamentino di via Gianturco - e in questo caso anche la collaborazione dei cittadini è fondamentale. Bisogna segnalare tutti gli scarichi abusivi, cercando di segnalare alle forze dell'ordine le targhe dei furgoni che vengono ad avvelenare il nostro territorio».
A distanza di sette giorni dall'enorme rogo a via del Macello l'odore pestilenziale di rifiuti bruciati è ancora evidente. La maxi discarica abusiva cresce di ora in ora e il pericolo di nuovi roghi è sempre dietro l'angolo. In alcune zone della città - come nell'area dell'ex macello - non sembra nemmeno di essere a Napoli. Le immagini della periferia abbandonata e destinata a diventare la pattumiera di Napoli e provincia stridono enormemente con l'immagine pulita e decorosa della Napoli "lungomarecentrica" che ieri ha accolto il presidente della Repubblica Francese per il vertice con il premier Conte. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino