Fatima non vuole più tornare a casa. Nella sua testa rimbombano il rumore tremendo dell'ordigno che ha sfondato la porta d'ingresso e il pianto disperato di Adam,...
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Intanto resta l'inquietante racconto di Aziz, 33 anni, operaio a Mariglianella: «Stavo cenandoa con mia moglie quando ho avvertito uno strano rumore. Qualcuno stava armeggiando vicino alla persiana della porta d'ingresso, mi sono alzato per andare a controllare e sono inciampato in un ordigno, di quelli che qui chiamano «cipolla». La miccia non era accesa e l'ho allontanato con un calcio». Aziz si ferma, prende fiato. Poi ricomincia a parlare: «Pochi minuti dopo qualcuno è tornato. Ho sentito il rumore del motore di un'auto ma non ho fatto in tempo a uscire. Sono stato scaraventato indietro dall'esplosione che ha distrutto la porta e gettato nel terrore la mia famiglia. Fuori, il silenzio». Confortato dal calore dei soci dell'associazione Nova Koiné che con il presidente Evangelista, pratica l'inclusione sociale nella sede di via Campanella a Marigliano, Aziz ha trovato il coraggio di denunciare. Problemi di integrazione dice di non averne mai avuti. Solo di recente, un litigio con un vicino di casa e un suo connazionale finì in ospedale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino