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Dieci milioni di bonus utenze negati ai cittadini. Il caro energia ha colpito tutti, in maniera democratica, senza fare distinzioni. In questi giorni stanno arrivando bollette salatissime nelle case delle famiglie napoletane, come in quelle di tutti gli italiani. A Napoli, nelle casse del Comune, ci sono dieci milioni di euro che potrebbero essere erogati direttamente sui conti correnti dei cittadini in difficoltà. Al momento questi fondi non sono stati utilizzati e si corre il pericolo di doverli restituire. Da Palazzo San Giacomo l'assessore al Welfare Luca Trapanese assicura: «A settembre è una cosa che verrà messa in cantiere». Il rischio di perdere questi fondi però è dietro l'angolo: le risorse vanno utilizzate entro il 31 dicembre 2022 e il Comune, quindi, ha solo quattro mesi di tempo per mettere a punto tutte le procedure.
Di cosa si tratta? Di fondi statali erogati un anno fa in favore dei Comuni per l'applicazione di misure di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie bisognose per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche. La storia parte da lontano, dalla vecchia amministrazione. Nel luglio del 2021 con il decreto legge numero 105 si decise di prorogare fino al 31 dicembre scorso lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso al Covid.
Il contributo si sarebbe potuto versare direttamente sui conti correnti indicati dai beneficiari al momento della compilazione della domanda. Tra i requisiti per ottenere il bonus l'obbligo di residenza a Napoli e un Isee fino a 10mila euro. All'ufficio Anagrafe il compito di effettuare i controlli sulle residenze. I codici fiscali sarebbero stati inoltrati invece all'Inps per verificare il limite dei 10mila euro di Isee. Il responsabile del Comune, che si occupava del progetto, solitamente eseguiva questi tipi di controlli nel giro di 48 ore. Successivamente si sarebbe creato un file in formato bancario, con nome, cognome, codice fiscale e iban, con l'importo da erogare, da inviare a Banca Intesa (ex Banco Napoli) tesoriere del Comune. Il rischio adesso è di non riuscire a portare a termine tutto l'iter burocratico. Settembre è alle porte, la campagna elettorale è già cominciata e i fondi andranno spesi entro fine anno.
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