Comune di Napoli, ritardi sul bonus utenze: sprint per non perdere dieci milioni

Comune di Napoli, ritardi sul bonus utenze: sprint per non perdere dieci milioni
di Valerio Esca
Lunedì 29 Agosto 2022, 08:00 - Ultimo agg. 30 Agosto, 07:55
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Dieci milioni di bonus utenze negati ai cittadini. Il caro energia ha colpito tutti, in maniera democratica, senza fare distinzioni. In questi giorni stanno arrivando bollette salatissime nelle case delle famiglie napoletane, come in quelle di tutti gli italiani. A Napoli, nelle casse del Comune, ci sono dieci milioni di euro che potrebbero essere erogati direttamente sui conti correnti dei cittadini in difficoltà. Al momento questi fondi non sono stati utilizzati e si corre il pericolo di doverli restituire. Da Palazzo San Giacomo l'assessore al Welfare Luca Trapanese assicura: «A settembre è una cosa che verrà messa in cantiere». Il rischio di perdere questi fondi però è dietro l'angolo: le risorse vanno utilizzate entro il 31 dicembre 2022 e il Comune, quindi, ha solo quattro mesi di tempo per mettere a punto tutte le procedure. 

Di cosa si tratta? Di fondi statali erogati un anno fa in favore dei Comuni per l'applicazione di misure di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie bisognose per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche.

La storia parte da lontano, dalla vecchia amministrazione. Nel luglio del 2021 con il decreto legge numero 105 si decise di prorogare fino al 31 dicembre scorso lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso al Covid. Qualche mese prima fu pubblicato il decreto-legge numero 73 (25 maggio 2021), il quale, all'articolo 53, comma 1, istituiva nello stato di previsione del ministero dell'Interno un fondo di 500 milioni di euro per l'anno 2021. Nel riparto dei 500 milioni, al Comune di Napoli sono toccati 12.138.187,30 euro. A quei tempi l'assessore era Donatella Chiodo, sotto la guida del sindaco de Magistris. Fu deciso di dividere l'importo di 12 milioni in tre parti: la prima prevedeva lo stanziamento di 3 milioni e 500mila euro per il sostegno alimentare. Le restanti due parti fu deciso prima di destinarle ai cittadini per le bollette Abc (utenza acqua) e per il sostegno ai canoni di locazione delle case comunali, poi, viste le difficoltà sopravvenute nel concordare con Abc e gli uffici del patrimonio la modalità di pagamento, di erogarli come bonus utenze direttamente sui conti correnti dei cittadini in affanno. Minori le difficoltà per i famosi bonus spesa, per i quali, con delibera di giunta del 18 novembre 2021 furono anche stabiliti i criteri per individuare le famiglie cui dare accesso ai benefici. Per l'attivazione dei restanti 10 milioni - 9 milioni circa provenienti dalla parte rimanente dei bonus spesa e circa 1 milione recuperato da fondi non assegnati per dichiarazioni mendaci - fu elaborato un programma, al quale non si è mai dato seguito. A fine dello scorso anno si sono anche tenute diverse commissioni consiliari per accelerare le pratiche e sveltire l'erogazione degli aiuti tramite il pagamento in contanti delle utenze, proprio come previsto dal decreto legge. 

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Il contributo si sarebbe potuto versare direttamente sui conti correnti indicati dai beneficiari al momento della compilazione della domanda. Tra i requisiti per ottenere il bonus l'obbligo di residenza a Napoli e un Isee fino a 10mila euro. All'ufficio Anagrafe il compito di effettuare i controlli sulle residenze. I codici fiscali sarebbero stati inoltrati invece all'Inps per verificare il limite dei 10mila euro di Isee. Il responsabile del Comune, che si occupava del progetto, solitamente eseguiva questi tipi di controlli nel giro di 48 ore. Successivamente si sarebbe creato un file in formato bancario, con nome, cognome, codice fiscale e iban, con l'importo da erogare, da inviare a Banca Intesa (ex Banco Napoli) tesoriere del Comune. Il rischio adesso è di non riuscire a portare a termine tutto l'iter burocratico. Settembre è alle porte, la campagna elettorale è già cominciata e i fondi andranno spesi entro fine anno. 

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