Torre Annunziata. Non ha pagato una cauzione, condannato il boss Aldo Gionta

Aldo Gionta
TORRE ANNUNZIATA - Per ottenere la libertà in attesa di un processo, aveva «promesso» che avrebbe pagato una cauzione da 10mila euro, ma non l'ha fatto. Per questo motivo,...

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TORRE ANNUNZIATA - Per ottenere la libertà in attesa di un processo, aveva «promesso» che avrebbe pagato una cauzione da 10mila euro, ma non l'ha fatto. Per questo motivo, questa mattina il boss poeta Aldo Gionta è stato condannato ad altri 4 mesi di reclusione dal tribunale di Napoli.




Attualmente, il capoclan di Torre Annunziata è detenuto al regime del carcere duro nel penitenziario Opera di Milano poiché, secondo l'Antimafia, riesce a comunicare con l'esterno grazie a pizzini, lettere, racconti e poesie scritti in cella e recapitati a familiari ed affiliati.

Questa vicenda, invece, risale al luglio 2013, quando il ritardo nella sentenza del processo Alta Marea portò alla scarcerazione di una decina di detenuti, tra i quali proprio il boss Aldo Gionta (difeso dagli avvocati Giovanni Tortora e Gaetano Rapacciuolo). In attesa di giudizio, «Aldulk» ha ottenuto il regime della sorveglianza speciale, vincolato alla firma settimanale dai carabinieri e proprio al pagamento di una cauzione da 10mila euro.



A maggio dell'anno scorso, poi, pochi giorni prima di essere raggiunto da un decreto di fermo per estorsione e associazione mafiosa, Aldo Gionta si diede alla fuga. Fu arrestato da latitante a Pozzallo, in Sicilia, il 16 agosto 2014, mentre si imbarcava per Malta. Adesso, in attesa di altri processi, è stato condannato ad altri 4 mesi di carcere per violazione delle prescrizioni per non aver mai pagato quella cauzione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino