ERCOLANO - Il volto di Felice Maniero, ex boss della mala del Brenta, nel logo di una struttura ricettiva della città degli Scavi. Uno scatto di qualche tempo fa, piuttosto...
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A sollevare il caso sono, in particolare, due realtà locali anticamorra: Radio Siani e l'associazione Fai antiracket. «Non vogliamo sindacare in merito alla scelta della denominazione della struttura, ma semplicemente, con forza, prendiamo le distanze da un'immagine che non rappresenta il comune sentimento di noi ercolanesi. Ricordiamo è scritto in un documento comune - che i risultati fin qui ottenuti, nel contrastare le organizzazioni camorristiche, hanno richiesto giornate intere in aule di tribunale, che non possono essere messe in discussione con una immagine». A intervenire è anche il sindaco, Ciro Buonajuto: «Questa città ha pagato a caro prezzo anni e anni di malavita organizzata: qualsiasi richiamo ad essa va severamente condannato». Il proprietario della struttura, Claudio Ciliberto, che gestisce l'ostello assieme a Vincenzo Sangiovanni, ha annunciato che presto il logo sarà cambiato, sottolineando che «la scelta della foto è stata fatta perché rappresentasse il brand Hostello Felice, giocando sul duplice significato della parola felice e della faccia felice». I due imprenditori addirittura contrattaccano: «Affermare di voler legare la nostra immagine a quella di un criminale, soprattutto in un territorio dove si sprecano gli esempi di malavita - dicono - dimostra la totale miopia verso un gruppo di giovani che sta lavorando onestamente per proporre un'esperienza di viaggio tra le più apprezzate della regione, stando a tutte le ottime recensioni dei nostri clienti». Che forse non sapevano chi fosse quel tizio sorridente sul logo: difficile, in caso contrario, prendere sonno tranquillamente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino