Torre Annunziata. Suo padre Aldo, "il boss poeta", dal carcere gli inviava pizzini per indicargli la strada: "Impara a sparare". Era ancora minorenne Valentino Gionta, ed...
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Alcuni pizzini, poi, sono stati trasformati addirittura in canzoni dal neomelodico Tony Marciano. Valentino junior era fuggito da Palazzo Fienga - la roccaforte del clan Gionta nel rione Carceri - a fine maggio, pochi giorni prima che un killer dei rivali dei Gallo-Cavalieri si presentasse venisse arrestato, arma in pugno, a pochi metri da casa. Sia lui che il padre Aldo (arrestato il 16 agosto a Pozzallo, in Sicilia, mentre si imbarcava per Malta) erano sfuggiti al blitz del 5 giugno scorso: in manette finirono 10 affiliati al clan Gionta, ma i capi erano già altrove.
In quella occasione fu notificato un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per associazione mafiosa, lo stesso che ancora pendeva sul capo del 22enne, attuale baby-boss del clan di camorra fondato negli anni '80 da suo nonno Valentino Gionta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino