Brexit, De Luca: «Gran Bretagna si farà male, ma Ue volti pagina»

Brexit, De Luca: «Gran Bretagna si farà male, ma Ue volti pagina»
«Credo che gli inglesi si faranno male dopo la Brexit, avremo alcuni giorni di grande turbolenza e disordine finanziario, poi bisognerà evitare ricadute sugli altri...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Credo che gli inglesi si faranno male dopo la Brexit, avremo alcuni giorni di grande turbolenza e disordine finanziario, poi bisognerà evitare ricadute sugli altri paesi, che comunque ci saranno in qualche misura». Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, commentando il risultato del referendum inglese. «Chi pagherà di più - ha detto De Luca a Lira Tv - sarà la Gran Bretagna che subirà una svalutazione della sterlina, un indebolimento della moneta. Se fosse un paese esportatore sarebbe un vantaggio, ma non lo è. Lo siamo noi e la Germania. Pagherà più caro tutto il blocco di materie prime che deve importare». Dal punto di vista politico, De Luca ha spiegato che «tutto questo avviene - ha detto - per una spinta demagogica legata molto alla vicenda delle migrazioni che peraltro è limitata in Gran Bretagna. Ma il risultato è legato anche a una percezione che i cittadini hanno dell'Europa, dal punto di vista della burocrazia e delle politiche di austerità che limitano le possibilità di investire, di creare sviluppo e lavoro. Anche questo aspetto della brexit va valutato con attenzione». Il risultato inglese, per De Luca deve ora « convincere la Germania che è il momento di voltare pagina sulle politiche di finanza su cui preme il governo tedesco. Se bisogna finanziare i grandi programmi di investimento bisogna farlo altrimenti la crisi sociale diventa ingovernabile».


«Il governo deve riflettere sul sistema dei tagli agli enti locali. I comuni non hanno i soldi per le manutenzioni ordinarie. Abbiamo avuto decenni di sprechi, ma se i soldi servono per erogare servizi essenziali, basta tagli lineari. I fondi vanno vincolati a obiettivi chiari, come per gli asili nido o l'incremento della raccolta differenziata» ha proseguito il governatore a Lira Tv. «Salerno - ha detto De Luca, prendendo come esempio la città di cui era sindaco - non può passare in sette anni da 62 milioni all'anno di trasferimenti statali a 29 milioni. È meno della metà. In queste condizioni è difficile amministrare».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino