«È esplosa una bomba». A questo hanno pensato i passeggeri dell'autobus che ieri mattina si è bloccato all'improvviso, dopo un violento boato. Il...
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«Non ho capito cosa stesse accadendo e ho creduto che fosse esploso un ordigno - racconta Nishara Warnakulasurya, 23enne srilankese finita in ospedale i supporti in plastica al di sotto di alcuni sedili, si sono spaccati e ci hanno ferite alle gambe e ai piedi». Le vittime, una 57enne dell'Ucraina e la giovane dello Sri Lanka, sono state trasportate dall'ambulanza del 118 all'ospedale Fatebenefratelli dove sono state entrambe medicate nel reparto di Ortopedia. Halyna R., ha riportato una forte contusione a un piede e una sospetta lesione ossea, con una prognosi di 7 giorni mentre Nishara se l'è cavata con 3 giorni ma sarà difficile «superare la paura di salire sull'autobus».
IL RACCONTO
«Non vorrei più prendere mezzi pubblici, almeno quelli così vecchi e malandati come il 181 dove sono rimasta ferita ma purtroppo so già che dovrò farlo, per continuare a lavorare». Nishara, da 7 anni a Napoli, non ha perso un giorno di lavoro e presta servizio come domestica in diversi quartieri della città. «Sono terrorizzata dall'idea di salire su un bus - racconta la ragazza- i momenti dell'esplosione sono stati un incubo, non solo perché ho provato dolore alle gambe ma per la sensazione di paura e insicurezza che ancora mi fa tremare». Nel ricordare quegli istanti, Nishara che vive con i suoi genitori in un vicoletto dietro piazza Dante, si copre il volto con le mani. «Ero seduta e ho sentito una sensazione di bruciore e dolore vicino al piede, la gente urlava e dopo poco l'autista ha aperto le porte per consentire ai viaggiatori di scendere - continua la 23enne - mi sono agitata perché ho visto del sangue sulla gamba ma devo ammettere che tutti mi hanno aiutata e tranquillizzata». Prima dell'arrivo in ospedale, un gruppetto di persone ha sistemato la ragazza sul marciapiede in attesa dei soccorsi. «Ho avuto paura e ho pensato che ci fosse una bomba - aggiunge la srilankese - mi viene ancora da piangere, perché non mi era mai capitato di spaventarmi così tanto».
LA SICUREZZA
«Amo questa città e non voglio criticarla - conclude Nishara ma potevamo farci ancora più male o coinvolgere altre persone, perciò i mezzi pubblici non devono essere vecchi». Sulla sicurezza e la manutenzione degli autobus, puntano il dito i sindacati. «Siamo molto preoccupati per la sicurezza stradale e l'incolumità del personale e dei passeggeri- ha dichiarato Adolfo Vallini dell'esecutivo Provinciale Usb - ci sono stati molti casi in cui si sono staccati pezzi di carrozzeria lungo le vie cittadine e sulle strade a pagamento - conclude Vallini - i mezzi sono vecchi e questo in particolare dove si è verificato l'incidente è del 97. È scandaloso. Vanno tolti dalla circolazione».
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Il Mattino