Il caffè? Così riduce i danni causati dal sole e il rischio melanoma nelle donne

Il caffè? Così riduce i danni causati dal sole e il rischio melanoma nelle donne
Il caffè? Aiuta a ridurre i danni della pelle causati dal sole. E il motivo è spiegato nella brouchure "Nutrizione e  immunoterapia"...

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Il caffè? Aiuta a ridurre i danni della pelle causati dal sole. E il motivo è spiegato nella brouchure "Nutrizione e  immunoterapia" realizzata dagli oncologi dell'Istituto Pascale di Napoli guidati da Paolo Ascierto.La bevanda tanto amata dai napoletani è infatti ricca in antiossidanti, in particolare polifenoli, e contiene un alcaloide che stimola il sistema nervoso centrale ed è presente anche in alcune piante come il cacao, le foglie di tè, le bacche di guaranà e la noce di cola. 

Un consumo regolare e moderato, dunque, ha effetti benefici sulla salute. Secondo il rapporto del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (World cancer research fund, 2018) è un «probabile fattore protettivo contro il rischio d’insorgenza del melanoma nelle donne e del carcinoma basocellulare sia negli uomini che nelle donne». Questo, proprio perché «i composti bioattivi nel caffè sono in grado di ridurre i danni dell’esposizione ai raggi Uv: inibiscono lo stress ossidativo indotto dai radicali liberi, e hanno un’attività antinfiammatoria, riducendo la produzione delle molecole collegate». Prospettive interessanti sono indicate anche dai ricercatori dell’Istituto superiore di sanità che hanno da poco pubblicato uno studio su Molecules incentrato sull'aumento della produzione di melanina indotto dalla caffeina, nell'ambito dell'indagine realizzata in collaborazione con i colleghi di due Irccs (l’Idi di Roma e il Neuromed di Pozzilli) e di due università italiane (l'Ateneo di Ferrara e Roma “Tor Vergata”). 

Guai, però, a esagerare. Una tazzina di moka all’italiana contiene in media 125 mg di caffeina, una tazzina di caffè espresso circa 80 mg, una tazza di caffè americano 90 mg, una tazza di tè 50 mg, una bevanda energetica 80 mg. Per le donne in gravidanza o in allattamento, la soglia di sicurezza è fino a 200 mg al giorno. Ma bisogna fare attenzione anche alle quantità di zucchero aggiunte. Tachicardia, insonnia e ansia e pressione alta sono tra gli effetti indesiderati. 

m.p.

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Il Mattino