Il prefetto di Napoli a Caivano: «Lo Stato è al vostro fianco, ci sarà un futuro per il parco Verde»

Di Bari nella parrocchia di don Patriciello: «Cercate di non occupare strade perché non serve»

Il prefetto Michele di Bari a Caivano
Tensione, preoccupazioni e malumori sono stati i protagonisti indiscussi delle ultime settimane al Parco Verde di Caivano. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari è...

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Tensione, preoccupazioni e malumori sono stati i protagonisti indiscussi delle ultime settimane al Parco Verde di Caivano. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari è intervenuto nella chiesa del rione, intitolata a San Paolo Apostolo, per fare il punto della situazione riguardo le occupazioni abusive.

In un primo momento, si preparava a essere ricevuta solo una delegazione delle 254 famiglie a rischio. Poi, la chiesa di don Maurizio Patriciello è stata aperta a tutti. 

Un silenzio atipico ha fatto da sottofondo alle parole del parroco e del prefetto. Don Maurizio ha dato avvio all’incontro: «Togliere la casa a un povero vuol dire farne un barbone. Come sempre succede nei quartieri popolari, c’è sempre chi soffia sul fuoco». 

Il prefetto ha continuato cercando di rassicurare i cittadini: «Dobbiamo essere vicini e creare le condizioni di un dialogo continuo. Ci possiamo rivedere a breve per dare anche qualche notizia buona». 

È stato lanciato un invito alla collaborazione: «Noi siamo qui. Voi cercate di non occupare strade e fare altro perché non serve. Il messaggio attuale è agire per cercare le soluzioni più appropriate a ogni nucleo familiare. Anche il Comune sta potenziando questi servizi affinché ognuno possa avere una risposta congrua ai problemi della quotidianità».

 

Il prefetto ha terminato lanciando un messaggio di speranza: «Noi dobbiamo fare in modo di camminare insieme. Un futuro per il parco Verde di Caivano c’è e ci sarà perché lo Stato è al vostro fianco, al fianco dei cittadini fragili, vulnerabili, precari. Vi prego di affidarvi con fiducia. Lo scontro non giova a nessuno. Noi veniamo qui perché ci crediamo. Ognuno di noi ha scommesso su questo pezzo di territorio». 

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Il Mattino