Oltre venti minuti di canzoni neomelodiche, uno spettacolo di fuochi d'artificio, canti, balli, dediche e gli applausi di amici e parenti. È la festa andata in scena...
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Questa volta, a differenza della festa organizzata a novembre scorso nei «600 alloggi» di Monterusciello per la scarcerazione di due affiliati dei Longobardi e Beneduce, né il cantante né le persone presenti hanno fatto espliciti riferimenti a camorra, clan, a detenuti o alla scarcerazione del festeggiato che, vista la misura degli arresti domicialiari a cui è sottoposto, non poteva incontrare nessuno. Gennaro Cammino, che è il figlio del fratello della moglie del boss Gennaro Longobardi, fu arrestato a dicembre del 2018, nel giorno di Santo Stefano, insieme ad altre cinque persone con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un venditore di materiale informatico di Monterusciello: nel mirino della banda, capeggiata dal ras Ferdinando Aulitto, erano finiti commercianti, parcheggiatori abusivi e ambulanti. I sei finirono in manette in seguito a un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale di Napoli e arrestati dai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino