Dubai, il video dell'arresto di Imperiale nella villa opere d'arte, orologi e denaro

Dubai, il video dell'arresto di Imperiale nella villa opere d'arte, orologi e denaro
Un quadro per omaggiare il narcotrafficante colombiano Pablo Escobar, suo «mito». E molte opere d'arte di valore, una dedica alla diva indiana Sushmita Sen (ex...

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Un quadro per omaggiare il narcotrafficante colombiano Pablo Escobar, suo «mito». E molte opere d'arte di valore, una dedica alla diva indiana Sushmita Sen (ex miss universo) e in cassaforte tanti soldi in valute di vari Paesi. Era in pigiama e guardava la tv, quando la polizia di Dubai ha fatto irruzione nella sua lussuosa villa nella periferia della metropoli. Raffaele Imperiale, 46 anni, di Castellammare di Stabia, stava conducendo la sua latitanza dorata in una villa con piscina, due piani, ascensore interno e mega garage dove parcheggiare il suo suv bianco e una Mini Cooper. Negli anni scorsi era stato avvistato anche nel Burj Al Arab, il più lussuoso hotel al mondo. Le immagini del blitz sono state diffuse nei giorni scorsi dalla polizia di Dubai, che ha condotto in prima persona le operazioni che hanno portato alla cattura del superlatitante stabiese che, dall'Olanda, aveva messo su un imponente traffico internazionale di droga, diventando uno dei principali narcotrafficanti al mondo.

Negli ultimi giorni, dai verbali dei collaboratori di giustizia sono venuti fuori i mille interessi di Imperiale: dalle ville a schiera da commissionare a Zaha Hadid all'acquisto del Calcio Napoli. Ma Raffaele «'o parente» era divenuto famoso per aver custodito nell'abitazione dei genitori a Castellammare i due quadri di Van Gogh rubati dal museo. Individuato con certezza il 30 luglio, Imperiale si spostava grazie a documenti e a un passaporto russo con la falsa identità di Antonio Rocco.

Ma a Dubai non si sentiva sicuro, hanno spiegato le autorità emiratine: alternava le due auto nel corso della giornata. Migliaia di telecamere presenti ai vari incroci e un potente drone in dotazione alle forze di polizia hanno permesso agli specialisti di Dubai di catturarlo. Ammanettato sul divano, il narcotrafficante legato a doppio filo al clan Amato-Pagano è stato interrogato dai poliziotti, che hanno trovato alcuni orologi preziosi e altra documentazione all'interno di una cassaforte, dove c'era il denaro sufficiente per organizzare una fuga improvvisa in uno qualsiasi dei Paesi per lui «sicuri».

 

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Il Mattino