Sparatoria al rione Don Guanella fa scudo al figlio, i killer le strappano nipote dalle braccia e sparano

Si è lanciata davanti alla porta per proteggere il figlio, ma i sicari hanno premuto ugualmente il grilletto: Amalia Sepe, 57enne del rione don Guanella, pregiudicata,...

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Si è lanciata davanti alla porta per proteggere il figlio, ma i sicari hanno premuto ugualmente il grilletto: Amalia Sepe, 57enne del rione don Guanella, pregiudicata, è stata ricoverata all’ospedale Cardarelli dopo che due pallottole l’hanno raggiunta al basso ventre. L’agguato è avvenuto alle 17.15 circa, quando la donna stava rincasando col nipotino.

 
È stata bloccata davanti alla sua abitazione da due sconosciuti che, puntandole contro l’arma, le hanno intimato di far uscire il figlio, un 33enne anch’egli pregiudicato. La donna, intuendo quello che stava per succedere, si è parata davanti all’ingresso. A quel punto i criminali sono entrati in azione: uno dei due le ha puntato la pistola alla tempia, mentre l'altro le ha tolto il bambino dalle braccia, il tutto per costringere il vero obiettivo dell'agguato, G.T., 33enne figlio della donna e padre del bambino, che in quel momento era all'interno dell'abitazione, a uscire allo scoperto. Ma la donna lo ha capito e ha coperto il figlio, rimanendo ferita dai colpi di arma da fuoco.

Trasportata da personale del 118 all'ospedale Cardarelli, non è in pericolo di vita. Il bimbo è rimasto illeso, mentre il 33enne potrebbe aver riportato una lieve ferita alla coscia. 

Sul posto, dopo l’allarme, è intervenuta una pattuglia dell’Upg della Questura di Napoli; le indagini sono affidate agli uomini della Squadra Mobile e ai poliziotti dei commissariati Scampia e Chiaiano, che stanno cercando di ricostruire i motivi del ferimento scavando nelle frequentazioni del 33enne.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino