Camorra, latitanti del clan Mazzarella marito e moglie stanati in vacanza a Scalea

Camorra, latitanti del clan Mazzarella marito e moglie stanati in vacanza a Scalea
E’ finita in una villetta di Scalea la latitanza di Ciro Monacella e di sua moglie, Annunziata Falanga. I due, in fuga dallo scorso maggio dopo aver incassato,...

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E’ finita in una villetta di Scalea la latitanza di Ciro Monacella e di sua moglie, Annunziata Falanga. I due, in fuga dallo scorso maggio dopo aver incassato, rispettivamente, 18 e 16 anni di reclusione per droga, sono stati localizzati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli al termine di una meticolosa attività che ne ha permesso di ricostruire gli spostamenti fino all’individuazione del covo.

Un duro colpo per le organizzazioni criminali che controllano lo spaccio nella zona del centro storico. Sia Monacella sia sua moglie, infatti, sono stati, per anni, i gestori della storica piazza di Sant’Arcangelo a Baiano, nel cuore di Forcella. In particolare, Monacella, conosciuto con il soprannome di ‘Ciruzzo poco poco’, avrebbe cominciato la sua carriera criminale quando la zona era ancora sotto il controllo della famiglia Giuliano da cui, secondo il racconto di diversi collaboratori di giustizia, si sarebbe sistematicamente rifornito di stupefacenti.

Un ‘lavoro’ che ha continuato anche quando, tramontato l’astro dei Giuliano, Forcella passò sotto il controllo dei Mazzarella. Proprio per conto dell’organizzazione del rione Luzzatti, sia Monacella sia sua moglie, avrebbero assunto un ruolo di primo piano nella gestione della vendita al dettaglio di cocaina. Non a caso i loro nomi finirono sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori che eseguirono il blitz noto come ‘Piazza Pulita’, la maxioperazione che portò all’arresto di decine di capipiazza e spacciatori che operavano nei vicoli della casbah. Su di loro, ad esempio, sono state rilevanti le dichiarazioni di un vecchio ras del centro città, Gennaro Lauro, che per conto dell’organizzazione aveva retto per qualche tempo Forcella.

Questo quanto riferito su Monacella. «Si tratta di una persona che faceva l’eroina a Forcella per conto del clan Mazzarella. Ha una piazza di droga nei pressi di Sant’Arcangelo a Baiano. Quando c’erano i Giuliano era obbligato a comprare la droga e a rifornirsi dai Giuliano. Con l’avvento dei Mazzarella, invece, queste persone avevano più autonomia nel senso che gestivano da soli il commercio della droga e davano una quota ai Mazzarella». 

Non è tutto. L’importanza della piazza di spaccio gestita dalla coppia è tale, nello scacchiere malavitoso del centro cittadino, che Monacella e sua moglie restano in sella anche quando i Mazzarella, sotto gli attacchi della famigerata ‘paranza dei bambini’ sono costretti ad abbandonare Forcella e a battere in ritirata. Come già accaduto con la scomparsa dei Giuliano, ‘Ciruzzo poco poco’ e consorte, si schierano con i nuovi padroni. In alcune intercettazioni ambientali, raccolte nel corso delle indagini sui giovani boss della paranza, si delinea il nuovo ruolo assunto da Monacella ossia quello di esperto di stupefacenti. E’ lui, infatti, la persona deputata a valutare la qualità della droga dopo che questa è stata tagliata con altre sostanze. A maggio, però, la sentenza che ha messo fine alla carriera criminale della coppia. I due, però, prima che il provvedimento di condanna per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, aggravata dalle finalità mafiose gli fosse notificato, fanno perdere le proprie tracce. Una fuga durata, tuttavia, soltanto qualche settimana e terminata nella villetta dove avevano intenzione di trascorrere gli ultimi scampoli d’estate. Una vacanza interrotta dall’irruzione dei militari dell’Arma.

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Il Mattino