Napoli, si risveglia dal coma l'uomo accoltellato a Secondigliano: «Spedizione punitiva della camorra»

Napoli, si risveglia dal coma l'uomo accoltellato a Secondigliano: «Spedizione punitiva della camorra»
Una spedizione punitiva. Potrebbe essere questa la spiegazione dell’accoltellamento di Luigi De Falco, avvenuto qualche giorno fa a Secondigliano. L’ipotesi, al vaglio...

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Una spedizione punitiva. Potrebbe essere questa la spiegazione dell’accoltellamento di Luigi De Falco, avvenuto qualche giorno fa a Secondigliano. L’ipotesi, al vaglio degli investigatori del locale commissariato, sarebbe basata soprattutto sul profilo della vittima, descritta come una ‘testa calda’ e, in passato, già coinvolto in liti con alcuni soggetti della zona.

Possibile, quindi, che il 30enne, che annovera diversi precedenti ma che non sembra essere organico a sodalizi malavitosi, ancora una volta possa aver causato fastidi prendendo, però, di mira le persone sbagliate. Una ricostruzione che appare plausibile ma che necessita di ulteriori riscontri riferiscono gli organi investigativi. Riscontri che, tuttavia, sono difficili da trovare a causa del clima di omertà che avvolge l’episodio. Un dettaglio questo che farebbe ipotizzare che i responsabili siano personaggi in qualche modo legati alla criminalità organizzata e che, pertanto, siano protetti da una cortina di paura che, almeno per adesso, ne rende difficile l’identificazione. Altro aspetto che farebbe supporre il coinvolgimento della ‘mala’ è la zona dove è avvenuta l’aggressione, Corso Italia, area che gli investigatori ritengono sotto l’influenza di due delle principali organizzazioni camorristiche della zona, i Di Lauro e la Vanella Grassi.

Le indagini, affidate agli uomini coordinati dal vicequestore aggiunto Raffaele Esposito, tuttavia, non si sono fermate e, anzi, nei prossimi giorni, potrebbero ricevere un importante aiuto. A fornirlo lo stesso De Falco che, questa mattina, si è risvegliato dal coma sebbene le sue condizioni siano ancora ritenute particolarmente gravi dai medici dell’ospedale ‘Monaldi’ dove è stato, recentemente, trasferito. Uno dei fendenti che lo ha colpito, infatti, gli ha perforato un polmone e questo ha rende necessario u delicato intervento chirurgico che avverrà a breve. Appena le sue condizioni si saranno stabilizzate si terrà l’interrogatorio da parte degli investigatori, interrogatorio che, si spera, potrebbe portare elementi utili non solo per ricostruire l’accaduto ma anche per arrivare all’identificazione dei responsabili.

Dalle informazioni finora raccolte, grazie soprattutto alle immagini estrapolate da alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in zona, sembrerebbe che ad aggredire De Falco siano state più persone anche se sul numero esatto gli organi investigativi mantengono il più stretto riserbo. La vittima, dopo essere stata colpita, è stata abbandonata in strada mentre l’accoltellatore e i suoi complici sarebbero fuggiti, verosimilmente, in sella a scooter di grossa cilindrata. Soccorso, De Falco, è stato inizialmente trasportato all’ospedale San Giovanni di Dio, a Frattamaggiore e da qui, a causa delle gravi lesioni, trasferito al nosocomio napoletano dove è tuttora ricoverato.

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Il Mattino