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La Giunta Regionale della Campania con la delibera n.249 del 24 Maggio 2022 ha approvato il piano per ospedali e case di comunità. Delibera che prevede tra l’altro con un finanziamento di 5.149.417 la realizzazione di un ospedale di comunità, di una casa di comunità e di una centrale operativa a Pomigliano d’Arco.
Un importante traguardo che dopo decenni assegna delle strutture sanitarie al territorio cittadino. Sul tema oggi l’amministrazione comunale di Pomigliano d’Arco ha tenuto nell’Aula Consiliare un incontro con la cittadinanza a cui hanno preso parte oltre al sindaco di Pomigliano d’Arco, Gianluca Del Mastro anche Giovanni D’Onofrio, consigliere comunale Pomigliano d’Arco, Salvatore Esposito, assessore alle politiche sociali e al lavoro Pomigliano d’Arco, Eduardo Riccio, vicesindaco di Pomigliano d’Arco, Bruna Fiola, consigliere regionale della Campania, Massimiliano Manfredi, consigliere regionale della Campania, Gennaro Saiello, consigliere regionale della Campania e Valeria Ciarambino vicepresidente del consiglio regionale della Campania.
«Oggi è un grande giorno per Pomigliano d’Arco – ha sottolineato il sindaco Gianluca Del Mastro – perché abbiamo annunciato alla cittadinanza l’imminente realizzazione sul nostro territorio di un ospedale di comunità, di una casa di comunità e di una centrale operativa. Avremo tutte e tre le strutture che sorgeranno nell’area di via Nazionale delle Puglia». «La delibera della giunta regionale, spinta dalla mozione presentata da alcuni consiglieri regionali, incluso quelli presenti oggi a Pomigliano, e la delibera dell’Asl Napoli 3 Sud hanno certificato quello che era un grande sogno di tutta la città, una grande prospettiva di sviluppo del nostro territorio».
Anche per questo risultato abbiamo lavorato in stretta sinergia con l’amministrazione comunale». «L’auspicio – prosegue Ciarambino - è che adesso a questo piano sia data attuazione nei tempi indicati e che le nascenti strutture siano dotate di personale adeguato, perché possano essere pienamente funzionali e garantire l’assistenza che i cittadini si aspettano. Con il potenziamento della medicina territoriale possiamo dare finalmente una risposta al sovraffollamento di Pronto soccorso e reparti emergenziali, a partire dall’ospedale Cardarelli. Continuerò a seguire in prima persona l’iter attuativo, affinché possiamo finalmente dotare la nostra regione di presidi intermedi fondamentali per la garanzia del diritto alla salute, prossimi ai cittadini e facilmente accessibili».
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