Arriva il Treno verde di Legambiente energie rinnovabili: così la Campania

Arriva il Treno verde di Legambiente energie rinnovabili: così la Campania
In Campania negli ultimi anni la crescita delle energie rinnovabili è stata inesorabile sia per quanto riguarda la potenza installata che per la produzione di energia, con...

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In Campania negli ultimi anni la crescita delle energie rinnovabili è stata inesorabile sia per quanto riguarda la potenza installata che per la produzione di energia, con un aumento del 20% dal 2010 al 2016 (passando da 2,2 a 2,7 GigaWatt di potenza). Oggi il 16,4% dei consumi complessivi di energia è coperta da fonti rinnovabili, grazie ai 28.978 impianti diffusi nel 100% dei comuni. Il solare fotovoltaico si conferma la tecnologia più diffusa in termini numerici, con il 98,2% degli impianti, seguiti dall’eolico con l’1,3% e da impianti idroelettrici e alimentati da biomasse. Il dato impressionante è quello del fotovoltaico (+1726%) passato da circa 46 GWh/anno del 2010 ai 835 GWh/anno del 2016.


La maggior potenza da fonti rinnovabili installata è presente nel territorio della provincia di Avellino con 766,6 megawatt complessivi, seguita da Salerno (560,4 mw) e Benevento (513,3 mw). In termini di produzione di energia è sempre la provincia di Avellino (1.364,1 GWh/anno) a fornire il maggior contributo da fonti rinnovabili, con eolico a giocare il ruolo da protagonista con 1.220 GWh/anno; seguita da Napoli con 1.133,2 GWh/anno e Salerno 989,6 GWh/anno.

È questo in sintesi il quadro che emerge dall’edizione regionale del rapporto Comuni Rinnovabili di Legambiente, realizzato grazie al contributo di Enel Greenpower, presentato questa mattina a Napoli in occasione dell’arrivo in città del Treno Verde, il convoglio ambientalista di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, realizzato con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare che sta viaggiando lungo i binari d’Italia proprio per chiedere all’Europa e all’Italia maggiori impegni nel Pacchetto Energia e Clima 2030 e traghettare così il nostro Paese verso la totale decarbonizzazione del proprio sistema energetico.

Al primo appuntamento della tappa campana del convoglio ambientalista (che sarà in sosta al binario 1 di Napoli Campi Flegrei fino a giovedì 8 marzo) hanno preso parte Katiuscia Eroe, Responsabile Energia Legambiente; Mariateresa Imparato, Presidente Legambiente Campania; Raffaele Del Giudice, Vicesindaco Comune di Napoli; Diego Civitillo, Presidente X Municipalità Comune di Napoli; Michele Macaluso, Direttore ANEA; Maurizio Sasso, Dipartimento di Ingegneria Università degli Studi del Sannio; Francesco Massaro, Responsabile Sud di Ecopneus; Antonio Conte, Responsabile Water Management Area Hydro Sud di Enel Green Power; Gianluca Mandetta, Vicepresidente Convergenze S.p.A; Alessandro Tullio, Direttore Trenitalia Regionale Campania; Rita Casalini, Struttura Innovazione, Direzione Centrale Innovazione e Sistemi informativi Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane; Stefano Esposito, amministratore Rethink S.R.L.S; Alfredo Napoli, Responsabile Campagne Legambiente Campania e Attilio Palumbo, Responsabile Energia Legambiente Campania.
 

«I numeri presentati oggi, con i 28mila impianti da fonti rinnovabili, dimostrano che anche la Campania ha tutte le carte in regola per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050. Occorre però che Regione e Comuni mi muovano in questa direzione con scelte chiare e responsabili – dichiara Katiuscia Eroe, Responsabile Energia Legambiente -. È necessario trasformare le città italiane in un grande cantiere, dove gli edifici diventano più sicuri ed efficienti, anche con sistemi innovativi di riscaldamento e raffrescamento, in cui la mobilità diventa sempre più elettrica e ciclabile, con un efficiente servizio pubblico e moderni sistemi di car sharing. Si devono anche eliminare tutti i sussidi alle fonti fossili, che oggi direttamente e indirettamente premiano chi estrae petrolio e gas, e che penalizzano in bolletta le fonti pulite e l’efficienza».
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Il Mattino