Campania zona gialla, bar e ristoranti aperti: «Ma siamo solidali con chi resterà chiuso senza tavoli all'aperto»

Ristorante sul lungomare di Napoli
Da lunedì 26 la Campania si vestirà di giallo, un colore che ha il sapore di speranza. È alle porte una settimana che annuncia un'atmosfera di...

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Da lunedì 26 la Campania si vestirà di giallo, un colore che ha il sapore di speranza. È alle porte una settimana che annuncia un'atmosfera di normalità: bar e ristoranti potranno riaprire al pubblico. Secondo quanto previsto dal decreto, il servizio al tavolo sarà consentito sia a pranzo che a cena, ma solo all'aperto e fino alle 22 (orario del coprifuoco). 

La notizia del ritorno in zona gialla allieta i ristoratori del lungomare di Napoli: «Di sicuro è una notizia positiva - commenta Dario Loiacono titolare di Box Burgers - noi rientriamo tra quei risoratori a cui è consentito lavorare all'aperto perché siamo dotati di uno spazio esterno, ma sono solidale con il resto della categoria che non potrà aprire, e mi riferisco a chi ha spazi solo interni ed è chiuso da mesi». Risuona l'entusiasmo di Simona Di Vicino, responsabile del ristorante e pizzeria Regina Margherita: «Finalmente! Siamo contenti di tornare a una parvenza di normalità. Non ci siamo mai arresi e restiamo forti anche in prospettiva della situazione che si potrebbe presentare nei prossimi mesi».

Dietro una grande riapertura si cela un meticoloso lavoro di organizzazione; inizia la corsa contro il tempo che coinvolge i ristoratori, decisi a farsi trovare pronti all'arrivo dei clienti. I locali allestiti all'estero dovranno seguire il protocollo di sicurezza e prevenzione anticontagio: «Chiariamo che la distanza tra un tavolo e l'altro dovrà essere di un metro - spiega Antonio Della Notte titolare di Antonio & Antonio - ma questo non vale per i clienti che siedono allo stesso tavolo. Continueremo a rispettare le regole di sicurezza, come abbiamo sempre fatto in precedenza». 

Dal primo giugno è prevista la riapertura anche all'interno dei locali, ma solo a pranzo, dalle ore 5 alle 18;  Della Notte esprime il suo punto di vista sulla questione e dichiara: «Speriamo che non si dovrà attendere fino al primo giugno, perché questa decisione penalizzerebbe tanti ristoratori che non hanno locali con spazio all'aperto e che quindi si ritroverebbero a restare chiusi per l'intero mese di maggio. Quindi ci auguriamo di ripartire quanto prima anche al chiuso: tutti devono avere l'occasione di lavorare», conclude. 

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Il Mattino