Bradisismo ai Campi Flegrei aumentato il tasso di sollevamento

Bradisismo ai Campi Flegrei aumentato il tasso di sollevamento
POZZUOLI. Il tasso di sollevamento del suolo dei Campi Flegrei è variato: in media 0,7 centimetri al mese contro il precedente 0,5. A darne notizia è...

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POZZUOLI. Il tasso di sollevamento del suolo dei Campi Flegrei è variato: in media 0,7 centimetri al mese contro il precedente 0,5. A darne notizia è l’Osservatorio Vesuviano nell’ultimo bollettino settimanale sui dati della caldera. «Si tratta dell’evolversi del bradisismo: per diversi mesi abbiamo avuto un dato stabile e costante, ora variato in 0,7 cm al mese dallo scorso luglio», spiega Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio: «Ciò significa un aumento di 2,4 cm all’anno in più rispetto ai dati precedenti. Avevamo notato da qualche mese questa variazione ma ci serviva la verifica di alcuni dati di supporto che abbiamo avuto proprio in questi giorni». C’è da allarmarsi? «Siamo ben lontani dalla crisi del bradisismo che si verificò tra il 1982 e il 1984, quando il suolo si sollevò di un metro e ottanta centimetri. Questa variazione rientra nella dinamica di allerta gialla di attenzione dei Campi Flegrei».

Il sollevamento registrato è di circa 26 centimetri da gennaio 2014; 7 di questi riguardano gli ultimi 14 mesi. I dati vengono acquisiti dalle stazioni Gps di Rite che si trovano al Rione Terra, nell’Accademia Aeronautica, nella Solfatara e nei pressi del cimitero di Pozzuoli, in via Luciano. «Prendendo in esame gli ultimi periodi - continua la vulcanologa - notiamo che a metà dell’anno 2014 è iniziata una fase di sollevamento; poi c’è stata una situazione di stallo tra metà del 2016 fino a febbraio dello scorso anno, mentre nei successivi quatrro mesi è ripreso il sollevamento a 0,5 cm al mese; da luglio ad oggi siamo a 0,7 cm al mese. Come potrà evolversi la situazione in futuro?
 

Questo non lo sappiamo ma non c’è assolutamente nulla di cui allarmarsi». Da altre fonti arruvano infatto segnali tranquillizzanti. Per quanto riguarda i valori del flusso di anidride carbonica dal suolo, la fumarola principale di Pisciarelli negli ultimi giorni ha mostrato un valore medio di 113 gradi, in linea con i dati registrati nei mesi precedenti. Non è significativo, secondo la Bianco, neanche lo sciame sismico che nell’area si è registrato nella notte fra martedì e ieri. Tra le ore 1,59 e le 2,38 sono state segnalate cinque piccole scosse con una magnitudo massima di 1.3 della scala Ritcher, ad una profondità di un chilometro e epicentro nella zona di Agnano-Pisciarelli. Dall’inizio dell’anno sono 124 i movimenti tellurici registrati dai sismografi dell’Osservatorio. «Ma i nostri strumenti riportano anche quelli con valori negativi e in prossimità dello zero - conclude la Bianco -. Scosse che in altri casi non verrebbero nemmeno segnate». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino