POZZUOLI. Il tasso di sollevamento del suolo dei Campi Flegrei è variato: in media 0,7 centimetri al mese contro il precedente 0,5. A darne notizia è...
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Il sollevamento registrato è di circa 26 centimetri da gennaio 2014; 7 di questi riguardano gli ultimi 14 mesi. I dati vengono acquisiti dalle stazioni Gps di Rite che si trovano al Rione Terra, nell’Accademia Aeronautica, nella Solfatara e nei pressi del cimitero di Pozzuoli, in via Luciano. «Prendendo in esame gli ultimi periodi - continua la vulcanologa - notiamo che a metà dell’anno 2014 è iniziata una fase di sollevamento; poi c’è stata una situazione di stallo tra metà del 2016 fino a febbraio dello scorso anno, mentre nei successivi quatrro mesi è ripreso il sollevamento a 0,5 cm al mese; da luglio ad oggi siamo a 0,7 cm al mese. Come potrà evolversi la situazione in futuro?
Questo non lo sappiamo ma non c’è assolutamente nulla di cui allarmarsi». Da altre fonti arruvano infatto segnali tranquillizzanti. Per quanto riguarda i valori del flusso di anidride carbonica dal suolo, la fumarola principale di Pisciarelli negli ultimi giorni ha mostrato un valore medio di 113 gradi, in linea con i dati registrati nei mesi precedenti. Non è significativo, secondo la Bianco, neanche lo sciame sismico che nell’area si è registrato nella notte fra martedì e ieri. Tra le ore 1,59 e le 2,38 sono state segnalate cinque piccole scosse con una magnitudo massima di 1.3 della scala Ritcher, ad una profondità di un chilometro e epicentro nella zona di Agnano-Pisciarelli. Dall’inizio dell’anno sono 124 i movimenti tellurici registrati dai sismografi dell’Osservatorio. «Ma i nostri strumenti riportano anche quelli con valori negativi e in prossimità dello zero - conclude la Bianco -. Scosse che in altri casi non verrebbero nemmeno segnate». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino