Due raid in due notti: si scatena la paura nel cantiere tra Porta di Massa e Corso Umberto allestito per il restauro della statua di Ruggiero Bonghi, nel cuore del centro storico....
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Le devastazioni hanno causato danni per 3000 euro circa, a fronte di una spesa totale di 2800 euro prevista per il restauro e finanziata dagli introiti dei cartelloni pubblicitari che recintano l'area di cantiere. Considerando le cifre in ballo, si teme che i due raid in 48 ore alla statua di Bonghi, importante accademico di fine Ottocento, possano essere un segnale per altri cantieri aperti in zona. L'opera di Porta di Massa, infatti, fa parte di un lotto di restauri banditi dalla II Municipalità, iniziativa che attualmente gestisce la messa a nuovo di 8 monumenti del centro storico: «Abbiamo subito due irruzioni in due notti consecutive prosegue Iannaccone Considerando quanto è accaduto nei giorni scorsi in altri cantieri della città non mi sento di escludere un atto intimidatorio. A marzo, nello stesso cantiere sono stati tagliati i teli che fungono da recinzione e sono stati rubati un'idropulitrice e altri attrezzi. Abbiamo denunciato l'infrazione e i furti alle autorità e continuato a lavorare con la stessa passione e serietà». La vicenda, in ogni caso, è tutt'altro che chiara: «Non abbiamo ricevuto alcuna minaccia esplicita, ma a questo punto ci aspettiamo di tutto».
Siamo nel cuore del centro, tra Mezzocannone, Porta di Massa e Corso Umberto. Il taglio nel telo, rattoppato alla meglio, è largo quasi due metri. Migliaia di studenti, passandoci di fianco a ogni ora, si fanno domande. «Si tratta di sicuro di raid di natura intimidatoria prosegue Chirico Siamo molto preoccupati, anche perché questa storia si aggiunge ad altri episodi anomali avvenuti negli ultimi giorni in centro storico: incendi di cassonetti, motorini o vetture, poi aggressioni inspiegabili. Oggi stesso avremo un incontro con l'assessore Clemente e il Questore De Iesu per affrontare l'emergenza criminalità in zona. A questo punto è possibile che le intimidazioni al cantiere della statua di Bonghi possano essere messaggi per gli altri monumenti sottoposti a restauro grazie alla II Municipalità». Al crimine si aggiungono i bracci di ferro tra istituzioni: «Sempre oggi conclude Chirico incontrerò il sovrintendente. La sovrintendenza ha ridotto la lavorazione della statua di Bonghi di 30 giorni, cosa che diminuisce gli introiti pubblicitari, e quindi il finanziamento, e ci ha negato la possibilità di installare una recinzione per tutelare il restauro del monumento». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino