«Carcere minorile di Nisida, due aggressioni in due giorni»

«Carcere minorile di Nisida, due aggressioni in due giorni»
Due aggressioni in due giorni nel carcere minorile di Nisida. Lo denuncia il Sappe, il sindacato autonomo polizia penitenziaria, spiegando che lo stesso detenuto ha commesso un...

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Due aggressioni in due giorni nel carcere minorile di Nisida. Lo denuncia il Sappe, il sindacato autonomo polizia penitenziaria, spiegando che lo stesso detenuto ha commesso un altro atto di violenza. Sempre nei confronti degli agenti.

Federico Costigliola, coordinatore regionale per il settore minorile, ricostruisce l'accaduto, spiegando che il ragazzo era stato convocato dagli ispettori in turno per la contestazione dei fatti accaduti il giorno prima. «Con aggressività, ha assalito il personale. Bloccato con difficoltà, è stato riaccompagnato in cella. Ma lo stesso non demordeva e, dopo aver creato con un accendino e uno spazzolino, un’arma bianca pronta a ferire chiunque si avvicinasse a lui, iniziava a distruggere la cella e a minacciare il personale che li avrebbe feriti tutti». Di qui i tentativi degli agenti di entrare in cella «muniti di scudi», «al fine di evitare in primis atti di autolesionismo da parte del minore e successivamente per evitare di subire ulteriori aggressioni».

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, «servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario, intervenendo innanzitutto sul regime di custodia aperto. E la proposta è proprio quella di rivedere le regole: «Sono infatti state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri, preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili».

 

 

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Il Mattino