Covid, pazienti e familiari violano le regole: al Cardarelli incontri vicino alle finestre

Covid, pazienti e familiari violano le regole: al Cardarelli incontri vicino alle finestre
Una paziente Covid si affaccia alla finestra della stanza dove è ricoverata e si intrattiene con due persone che, all’esterno della palazzina, riescono ad avvicinarsi...

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Una paziente Covid si affaccia alla finestra della stanza dove è ricoverata e si intrattiene con due persone che, all’esterno della palazzina, riescono ad avvicinarsi a pochi centimetri dall’ammalata. Il vetro della finestra è aperto e solo una cancellata in ferro divide le tre donne che, in realtà, sono molto vicine tra loro. La paziente Covid non indossa la mascherina e la conversazione va avanti per decine di minuti mentre le due visitatrici si avvicinano continuamente alla finestra, contravvenendo a tutte le norme di sicurezza e i regolamenti della struttura ospedaliera ma soprattutto esponendosi al rischio di essere contagiate e di diventare veicoli di contagio Covid.

L’episodio è accaduto nel primo pomeriggio di oggi, all’ospedale Cardarelli nella palazzina M che ospita al piano terra un reparto Covid al posto della vecchia destinazione d’uso per la “week surgery”. Non si tratta di un singolo avvenimento ma, a quanto pare, alcuni pazienti indisciplinati e incoscienti, hanno l’abitudine di intrattenersi con parenti ed amici, altrettanto incoscienti, sfruttando la presenza finestre che affacciano al piano terra. Nonostante i controlli e la presenza delle guardie giurate all’interno della cittadella ospedaliera, non è possibile impedire l’ingresso di pedoni nelle aree dei cortili e questi episodi documentano la mancanza di senso civico, educazione e rispetto delle regole in un momento ancora di allerta dal punto di vista della pandemia.

L'area esterna del piano terra della palazzina M, era recintata e transennata fino a qualche settimana fa, per i lavori di pavimentazione che ora sono conclusi per cui, è possibile avvicinarsi dall'esterno alle finestre delle stanze degenti. «Abbiamo messo in rete medici e assistenti sociali per garantire la giusta comunicazione ai parenti e ai familiari che vengono quotidianamente informati sulle condizioni dei loro cari ricoverati per Covid- spiega Giuseppe Longo, direttore generale del Cardarelli- l'ospedale ha adottato protocolli di sicurezza e c'è la sorveglianza ma quello che va sottolineato è che il rispetto delle norme serve a tutelare tutti, pazienti, operatori ospedalieri e gli stessi familiari»

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Il Mattino