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L'inagibilità del porto di Casamicciola all'attracco per navi e traghetti è fra le maggiori emergenze lasciate in eredità dalla frana del 26 novembre perché rischia di compromettere la prossima stagione turistica a Ischia. Invaso dai fanghi e dai detriti trasportati fino al mare dalla colata venuta giù dal Monte Epomeo e poi dalle violente mareggiate dei giorni seguenti, a distanza di due mesi lo scalo marittimo resta ancora off limits a causa dell'innalzamento del fondale. E tutte le navi di linea sono state nel frattempo spostate al vicino porto di Ischia che però con l'inizio della nuova stagione turistica non potrà reggere tutto il traffico marittimo.
Lo sanno i sindaci, le compagnie marittime e anche gli operatori turistici ai quali è stato confermato l'altro giorno che una volta avviati i lavori (che saranno coordinati dal demanio marittimo della Regione, ma che comunque per ora sono ben lontani dal cominciare) potrebbero volerci fino a sei mesi per ultimarli. «Il nostro porto non potrà reggere da solo tutto il trasporto marittimo fra l'isola, Pozzuoli e Napoli», fa presente il sindaco Enzo Ferrandino, ricordando che non si tratta solo di far viaggiare residenti e turisti, ma anche tutti i rifornimenti per un'isola che passerà dalle 60mila presenze invernali alle oltre 300mila medie della stagione estiva. «Siamo preoccupati - gli fa eco il presidente di Federalberghi Ischia, Luca D'Ambra - perchè se i tempi si allungano, occorrerà trovare una soluzione tampone, che consenta di utilizzare in qualche modo anche una parte dello scalo di Casamicciola».
Per i lavori sul fondale del bacino interno e del lato banchina esterna, compresa la caratterizzazione ambientale dei sedimenti che verranno rimossi ed eventualmente allocati altrove o sulle vicine spiagge, la previsione di spesa è di un milione di euro, cifra consistente ma che non dovrebbe essere difficile reperire.
L'ordinanza individua anche i soggetti attuatori degli interventi: 35 toccheranno ai Comuni, 23 devono essere eseguiti dalla partecipata della Regione Sma; all'Autorità di Bacino verranno affidati gli interventi più importanti, alla Città Metropolitana strada statale 270 e costone, mentre il dragaggio del porto di Casamicciola dovrà agire la Regione, settore Demanio. Il piano entra dunque nel dettaglio non solo di tutto ciò che andrà fatto, ma anche dei tempi di realizzazione (che vanno dai 30 giorni degli interventi più semplici ai circa sei mesi di quelli più complessi), dei costi imputati, e appunto dei diversi soggetti istituzionali chiamati all'attuazione. «Il primo blocco di questi interventi viene attuato da subito perché non richiede progettazioni o autorizzazioni di enti terzi, e i fondi ci sono già. Per il secondo blocco occorrerà attendere la delibera di finanziamento del Consiglio dei ministri. I tempi? Abbiamo già presentato tutta la documentazione necessaria e quindi siamo in attesa», ha spiegato il commissario di governo.
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Il Mattino